La scoperta dei virus, Federico Motta Editore: dalle origini al Covid-19

La scoperta dei virus e la nascita dell’immunologia: Federico Motta Editore approfondisce il tema attraverso il saggio “Sviluppo e difese dell’organismo” di Gilberto Corbellini, pubblicato sull’Età moderna.

Federico Motta Editore

Federico Motta Editore: virus, dalla loro scoperta al Covid-19

Oggi, a oltre due anni dallo scoppio della pandemia da Covid-19, il virus, seppur mutato, continua a circolare tra la popolazione. Il mondo dei virus e il suo studio rappresentano argomenti scientifici di grande interesse. Gli esperti hanno tuttavia iniziato ad approfondire il tema soltanto in tempi recenti. Anche se è solo da poco più di un secolo che si studiano i virus, sono ragguardevoli i progressi raggiunti in pochi anni. A ripercorrere le tappe principali di questo percorso è il saggio “Sviluppo e difese dell’organismo” di Gilberto Corbellini, pubblicato sull’Età moderna di Federico Motta Editore. In questo approfondimento la Casa Editrice ripercorre la storia dei virus a partire dalle prime scoperte. Già in passato il processo di immunizzazione naturale era noto agli scienziati che però non conoscevano le cause e i meccanismi di trasmissione delle malattie. Il primo traguardo, ricorda Federico Motta Editore, arriva nel 1776 quando Edward Jenner diffuse in Inghilterra il vaccino contro il vaiolo, ricavato da bovini infetti. L’esistenza dei virus rimase sconosciuta fino al 1898: quell’anno Martinus Willem Beijerinck riuscì a isolare il virus del mosaico, più piccolo ancora di un batterio.

Federico Motta Editore, quando nacque l’immunologia?

L’immunologia nacque a fine Ottocento, ma – come riportato da Federico Motta Editore – vide il suo massimo sviluppo durante il Novecento grazie al contributo del chimico francese Louis Pasteur, oggi considerato il padre della moderna microbiologia. Approfondendo i temi dell’immunizzazione indotta dai vaccini, suppose che gli individui potessero diventare immuni a una malattia dopo un contatto con un agente patogeno non letale. È così che nel 1879 Pasteur scoprì che i germi patogeni attenuati potevano essere impiegati per immunizzare i pazienti. Alle scoperte del chimico francese si aggiunsero poi anche quelle di Elie Mechnikov, il quale per primo intuì che la risposta attiva dell’organismo agli agenti patogeni induceva all’immunizzazione. Non solo, negli anni Novanta gli studi di Paul Ehlrich portarono inoltre alla scoperta di anticorpi e antigeni.