Giochi di Parigi 2024, senza valori olimpici ma con ricatti politici e spinte ideologiche

Le XXXIII Olimpiadi estive si terranno a Parigi dal prossimo 26 luglio all’11 agosto. Già adesso sono oggetto di contestazione e fonte di delusione da parte di chi vorrebbe vedere in campo lo sport e i valori olimpici. Purtroppo ciò che oggi vediamo sono ricatti politici e promozione ideologica a senso unico.

Richieste assurde agli sportivi

Il Comitato Olimpico Internazionale ha chiesto agli atleti russi e a quelli bielorussi di rinunciare alla bandiera e all’inno. Non solo, ma dovranno anche dire pubblicamente di essere contro l’azione dei propri governi. Eppure in passato gli atleti che avessero parlato di politica ai Giochi sarebbero stati puniti o estromessi! Oggi invece devono fare politica attiva, se vogliono partecipare alle gare. Non importa che valore sportivo abbiano, basta che siano allineati alla narrativa euroatlantica.

L’ideologia del CIO

L’ideologia del CIO è quella del profitto a ogni costo. Ricavi miliardari ottenuti e distribuiti senza alcun criterio di trasparenza e di democrazia: lo spiegava bene Pietro Mennea già quindici anni fa. Adesso si aggiunge l’ideologia LGBTQ e quella gender, per la quale gli organizzatori di Parigi hanno espresso totale appoggio. Anzi, daranno visibilità e copertura agli atleti che vorranno promuoverla sul campo. In compenso, silenzio sulle ipocrisie del doping, sui norvegesi asmatici e su altri casi che sarebbero degli scandali, se non venissero insabbiati. Fonte: https://strumentipolitici.it/olimpiadi-2024-a-parigi-ormai-e-la-parodia-dei-valori-di-de-coubertin-e-uno-strumento-di-ricatto-politico/