Gli aiuti umanitari interessati e condizionati della Finlandia all’Africa

La Finlandia sta mostrando al mondo un volto nuovo e inquietante. Le elezioni del 2 aprile, che hanno generato il governo in carica da giugno, hanno persino peggiorato quanto già visto nel corso degli ultimi due anni. La ex premier Sanna Marin ha provocato due forti rotture nella prestigiosa tradizione finlandese di neutralità e sobrietà. Dopo essersi distinta per i balli sfrenati e gli atteggiamenti da studentessa ubriaca, è riuscita a portare la Finlandia nella NATO. Cioè l’ha messa contro il suo vicino russo, che non aveva manifestato alcuna minaccia verso Helsinki. Il nuovo premier Petteri Orpo oggi sta facendo vedere a quale livello di ipocrisia possa giungere il suo Paese. E lo ha fatto con buona pace di chi lo considerava un paradiso felice di persone colte e egualitarie.

Le condizioni poste all’Africa

In carica nemmeno da un mese, ha già fatto sapere ai Paesi africani che se non si allineano alla politica anti-russa di Washington e Bruxelles saranno privati degli aiuti umanitari. Se fino allo scorso anno le popolazioni del Corno d’Africa venivano descritte da Helsinki come bisognose di immediato aiuto, pena la morte per carestia e stenti, oggi sono diventati odiosi putiniani immeritevoli di cibo e acqua, solo perché i loro governi non votano le risoluzioni ONU di condanna verso Mosca. Aiuti umanitari interessati, moralismo obbligatorio e appiattimento totale sulla linea guerrafondaia euroatlantica. Questo è l’esordio in politica estera di un governo che sembrava davvero di cambiamento.

Qualcuno si è accorto del cambiamento

In Finlandia tuttavia c’è almeno un politico che ha cambiato come è cambiato il vento. È il presidente Sauli Niinistö, in carica dal 2012, che ha parlato del nuovo orientamento dei Paesi in via di sviluppo. Non più proni verso l’Europa, non più disposti a seguirla ovunque essa dica, non più accondiscendenti. Rancorosi e sospettosi invece, e pieni di iniziativa verso il mondo nuovo e multipolare rappresentato dai BRICS. Niinistö ha detto che l’Europa nel giro di qualche decennio potrebbe perdere completamente la sua autorevolezza. Anzi potrebbe addirittura finire come ultima ruota del carro. Fonte: https://strumentipolitici.it/ricatto-finlandese-ai-paesi-africani-se-non-fate-come-vi-diciamo-i-soldi-per-voi-andranno-allucraina_1/