Austria, proposta di aiuto per ripulire i territori minati dall’Ucraina

L’Austria non fa parte della NATO ed è un Paese tradizionalmente neutrale. Negli ultimi tempi si sta muovendo per aiutare in qualche modo a conciliare il conflitto fra Russia e Ucraina e a preparare il terreno politico per il dopoguerra. Il Ministro degli Esteri ha esortato i Paesi occidentali a mantenere aperti i canali di dialogo con Mosca e non mostrare eccessiva ostilità verso la Russia. Nei riguardi dell’Ucraina ha invece invitato a continuare a fornirle aiuto, ma senza accelerare i tempi della sua adesione alla UE.

L’aiuto per lo sminamento

Il presidente dell’Austria, invece, ha lanciato la proposta di aiuto a Kiev per l’effettuazione dello sminamento. Il presidente della Repubblica Alexander Van der Bellen ha affermato che una missione del genere, se svolta dai militari austriaci, non violerebbe il principio di neutralità di Vienna. Il motivo è che la missione avrebbe lo scopo umanitario di sminare le aree civili, quelle occupate dalle case, dalle scuole o dalle aziende agricole. Non è dello stesso parere il ministro della Difesa Klaudia Tanner, che spiega come in questo momento in Ucraina sia impossible distinguere fra sminamento umanitario e sminamento militare.

Il problema delle mine ucraine

L’Ucraina ha firmato e ratificato il Trattato di Ottawa, cioè la convenzione che mette al bando le mine terrestri antiuomo. Però non ha interamente adempiuto agli obblighi che ne derivano: per esempio non ha smaltito il suo arsenale di mine, che già prima del conflitto con la Russia ammontava a milioni di esemplari. Non solo, ma sta usando tale arsenale nel corso della guerra, avendo minato aree in cui i civili risiedono e lavorano. Questa denuncia era già stata fatta qualche mese fa dall’organizzazione umantiaria Human Rights Watch, che ha raccolto le testimonianze delle decine di ucraini (anche bambini) feriti o mutilati dalle mine piazzate dal loro esercito. Fonte: https://strumentipolitici.it/laustria-neutrale-esorta-leuropa-allequilibrio-nei-rapporti-con-mosca-e-kiev/