Pagamento Naspi Maggio 2023

In che giorno viene pagata la NASpI a maggio 2023? Per rispondere a questa domanda è necessaria una precisazione: l’Inps non segue, in questo caso, un calendario regolare, tenendo conto che le decorrenze variano in base alle date di presentazione delle domande.

Possiamo, però, fornire informazioni in merito al periodo a partire dal quale i pagamenti vengono disposti.

Quando viene pagata la NASpI a maggio?

Sebbene non sappiamo indicarti con precisione la data di pagamento della NASpI, possiamo però dirti che di norma l’Inps dispone i pagamenti intorno alla seconda settimana del mese. Pertanto, a maggio i pagamenti decorreranno a partire dal 15. Per quanto riguarda la data a partire dalla quale si può sapere con certezza quando avverrà il pagamento, bisogna aspettare la prima settimana del mese.

Per conoscere, invece, l’importo del bonifico e tutte le voci ad esso collegate, puoi sempre consultare il tuo Fascicolo Previdenziale disponibile nella tua area riservata sul portale MyInps alla sezione Prestazioni e Pagamenti.

Ricorda che per usufruire dei servizi online Inps devi essere in possesso di uno dei seguenti documenti di identità digitale: Spid, CIE o CNS.

Lo stesso discorso vale anche per chi percepisce la Dis-Coll, ossia l’indennità di disoccupazione spettante ai lavoratori assunti con contratto di collaborazione coordinata e collaborativa.

NASpI: a chi spetta?

Se stai cercando informazioni in merito alla data di pagamento della Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, abbreviata in NASpI, ossia l’indennità mensile di disoccupazione, diamo per assodato che tu sappia già di cosa si tratta. Se vuoi comunque approfondire tutti gli aspetti relativi alla misura e tutte le novità introdotte a partire dal 2023, ti invitiamo a leggere il nostro approfondimento sul tema.

Può, invece, essere utile qui ricordare chi ha diritto all’indennità di disoccupazione, anche alla luce dei più recenti interventi.

A partire dal 1 gennaio 2023 possono richiedere la NASpI:

  • Lavoratori dipendenti che hanno perso involontariamente il lavoro;
  • apprendisti;
  • dipendenti pubblici a tempo determinato;
  • soci di cooperative, a condizione che siano dipendenti all’interno delle stesse;
  • lavoratori dipendenti del mondo dello spettacolo;
  • operai agricoli a tempo indeterminato;
  • lavoratori dipendenti dimessi dal lavoro per giusta causa;
  • lavoratori dipendenti per i quali il contratto si è risolto su base consensuale;
  • chi ha perso il lavoro per dimissioni intervenute durante il periodo di maternità (dai 300 giorni prima della presunta data del parto fino al compimento del primo anno di vita del figlio).

Si può perdere il diritto alla NASpI?

In base a quanto fissato dal decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22, che ha istituito la NASpI, ha diritto all’indennità di disoccupazione chi abbia perso il lavoro per cause non dipendenti dalla sua volontà, a condizione che rientri in una delle fattispecie sopra elencate.

Il diritto all’indennità, però, non è inderogabile e vi sono dei casi che comportano la decadenza della prestazione o la sua sospensione.

Si decade, ad esempio, qualora il disoccupato trovi un nuovo lavoro (anche se in questo caso si deve sempre valutare il tipo di contratto stipulato) o inizia un’attività lavorativa autonoma; ancora, nei casi in cui abbia raggiunto i requisiti per richiedere la pensione o è titolare di assegno di invalidità e non ha chiesto di sostituirlo con quello di indennità di disoccupazione.

Viene sospesa, invece, se il disoccupato trova lavoro all’estero o viene assunto con contratto di lavoro a tempo determinato non superiore ai sei mesi.

NASpI 2023: le novità per l’anno in corso

Abbiamo già avuto modo di parlare in altri articoli di alcune novità introdotte riguardo le modalità di calcolo della NASpI e di quelle riguardanti l’importo e il meccanismo di riduzione dello stesso. Per approfondire leggi:

Qui, invece, vogliamo segnalare una recente novità, di cui l’Inps ha dato comunicazione con Messaggio numero 1488 del 21 aprile 2023 dell’introduzione, in via sperimentale, di una nuova modalità di presentazione della domanda di richiesta della NASpI. Si tratta di una procedura più semplificata, accessibile direttamente dal sito Inps  alla sezione Nuova Procedura di invio domanda NASpI.

Tra i vantaggi di questa si può segnalare la possibilità di compilare agevolmente il modulo di domanda  tramite l’esemplificazione dei dati da inserire e l’inserimento di altri precompilati, riguardanti informazioni già in possesso dell’Istituto. In più, è stata aggiunta una nuova schermata denominata “Avvisi all’utente” che evidenzia eventuali criticità che possono precludere il riconoscimento dell’indennità.

In ogni caso è ancora possibile richiedere assistenza avvalendosi dei servizi di Contact Center, chiamando al numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa) o 06 164 164 (da cellulare o dall’estero) oppure avvalersi dell’aiuto da parte di un ente di Patronato o Caf.

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