«10 kg» di AnteprimA: una storia vera al Teatro al Parco di Parma

10 kg è una storia vera e trae origine dal testo di Lau Nova, voce narrante in prima persona: il titolo ricorda il peso di una montagna di veli in un armadio. La vicenda tutta al femminile ci presenta Charlotte, una ragazza francese che abbandona i suoi genitori per diventare Amina, la terza moglie un’integralista islamico. Lo scorso 31 marzo e 1 aprile il Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti di Parma ha ospitato la prima versione italiana di questo spettacolo della compagnia lionese AnteprimA, per la regia di Antonella Amirante. In occasione dell’evento, il foyer del teatro ha ospitato una mostra fotografica, una parte dei 150 scatti diretta dalla stessa Amirante, che si interroga sul rapporto tra moda e identità.

Ci troviamo di fronte ad una scenografia essenziale, un palco vuoto e un immenso piumone che all’inizio è attorcigliato su se stesso e di volta in volta diventa rifugio, barriera, parete, nel suo continuo attorcigliarsi e cambiare di forma, mutevole come gli eventi. Restano poi impressi i veli scuri e chiari nei loro movimenti fluidi, quasi a simboleggiare il turbinio di emozioni delle protagoniste. Due attrici dunque, una mamma e una figlia, che mettono in scena la storia di un cambiamento e delle sue conseguenze, l’accettazione di un modello distante anni luce dal nostro: è la voce della madre a farla da padrona, mentre le poche parole della figlia restano intervallate da lunghi silenzi. Resta infine memorabile l’infinito cambio d’abiti della giovane, come a voler rappresentare un’adolescenza camaleontica, tipica di un’età in divenire.

«10kg», vincitore del Premio ArtCena 2020, è uno spettacolo in controtendenza, onesto ed essenziale: esso non vuole essere un attacco all’Islam ma rifiuta ogni finto buonismo, affrontando contrasti ideologici reali e ostacoli quotidiani, tra dogmi granitici e un Occidente nichilista… temi questi che rendono sempre più profetiche le parole di Oriana Fallaci.

Chiara Cataldo

 

Scenografia: Alex Costantino
Musiche: Nicolas Maisse
Luci: Juliette Besançon