Lingotti d’Oro Sempre Più Richiesti Come Investimento

I lingotti d’oro sono da sempre sinonimo di ricchezza nell’immaginario collettivo delle persone di ogni posto del mondo.
Inutile citare i tantissimi film in cui proprio i lingotti d’oro sono i protagonisti delle trame che narrano di tesori perduti o assalti a sicurissimi caveau di importanti banche.
Oggi questi preziosi oggetti sono più che mai nel pensiero delle persone che si preoccupano di garantire un porto sicuro ai propri risparmi.
Le cicliche crisi che hanno colpito l’occidente in questi ultimi venti anni hanno lasciato il segno condizionando le scelte dei risparmiatori più attenti.
Se da una parte la difficile congiuntura economica europea ormai divenuta strutturale ha provocato la nascita di attività come questo compro oro Firenze, dove molti hanno monetizzato il valore dei propri gioielli.
Da un altro lato sono molte le persone che versano in una condizione di agiatezza che hanno cominciato ad interessarsi ai lingotti d’oro come mezzo per tenere al sicuro il valore dei propri soldi.
L’oro è da sempre un metallo prezioso che ha avuto un ruolo centrale nell’economia, anche in tempi antichi proprio grazie a questo prezioso metallo si sono potuti sviluppare il commerci tra paesi molto lontani tra loro.
Oggi l’oro è considerato il bene rifugio per eccellenza, per confermare ciò basta andare a controllare l’andamento stesso del prezzo dell’oro.
Negli ultimi venti anni questo metallo prezioso è aumentato di ben 5 volte, un risultato che fa invidia a qualsiasi asset di investimento sicuro e che va ben oltre dall’aumento dell’inflazione stessa.
A far meglio del prezioso metallo giallo ci sono asset che però nascono da realtà che si sono affermate in pochi anni e che non possano certo vantare un retaggio di migliaia di anni come l’oro.
Questo è più che sufficiente per spiegare il grande interesse che questo metallo prezioso ha suscitato come metodo di investimento.
Nonostante questo non dia dividendi il suo valore aumenta ben oltre l’inflazione e soprattutto nelle fasi di crisi economiche profonde il suo andamento corre in controtendenza al rialzo.