Chiedi chi erano i Van Halen

Cover del romanzo, ‘Il quinto Van Halen’

Chiedi chi erano i Beatles – uno dei brani più suggestivi della canzone italiana e degli Stadio – fu pubblicato nel 1984. Il brano fu scritto da Roberto Roversi, e musicata da Gaetano Curreri, il vocalist del gruppo. In quel tempo, in California, vi erano dei colleghi degli Stadio (…Per chi non è informatissimo, quest’ultima era la band di Lucio Dalla, poi passata all’avventura solista; un po’ come successe alla Steve Rogers Band) che avevano fra le mani un album strepitoso.

Ma i ragazzi della band americana non avevano un nome altrettanto luccicante. Così, senza pensarci più di tanto, decisero di chiamare il loro sesto LP semplicemente 1984. Come sappiamo in tanti, 1984 è quell’LP che conteneva brani incredibili come Jump. Oggi, e vista la contiguità storico-temporale, possiamo parafrasare il testo di Roversi, dicendo, “Chiedi chi erano i Van Halen”.

Ma, forse ancor meglio, “Chiedi chi era il quinto Van Halen”. E già. Perché un altro Van Halen importante – oltre ai canonici membri della prima ora, ovvero Alex van Halen, Michael Anthony, David Lee Roth e Eddie van Halen – esiste. E non è né Ted Templemann, nè Noel N. Monk. Certo, il pensiero a questo punto va ai due fragorosi vocalist che rimpiazzano il ‘diamante’ David quando si stufa di essere il frontman del combo californiano, in altre parole,  a Sammy Hagar e a Gary Cherone.

E’ forse uno di loro il quinto Van Halen?

No. La risposta a questo punto è semplice. Ovvero, bisogna che ci affidiamo al libro scritto dall’autore, Mimmo Parisi, il quale ci porta nell’ambiente periferico e leggendario di Los Angeles. Là dove si mormora che a festeggiare il successo dell’omonimo debut album, mancava solo… Il quinto Van Halen.

Chi fosse costui lo sanno in pochi. Infatti, l’autore ha costruito il plot del romanzo sulle poche notizie raccolte in giro, nei circuiti della musica alternativa. Il libro, Il quinto Van Halen (LINEA-R, pag. 199), è giunto negli store il 15 dicembre 2022 e lo si legge come una spy story.

Steve Farrell, il protagonista

La figura intorno alla quale gira il romanzo è quella di Steve Farrell. Nel romanzo è un chitarrista fuoriclasse. Esattamente come quello reale, il compianto Eddie. Il personaggio compare a fianco di Eddie fin dalle prime pagine. È descritto come compagno di scuola di quello che diventerà il re del tapping (tecnica che tutti i chitarristi della fine del secondo millennio hanno inglobato nel loro stile, consumandosi indici e medi della mano destra…).

Steve Farrell ha una famiglia complicata. Ma non lesina il suo aiuto al suo coetaneo (Eddie) arrivato dall’Olanda insieme a tutta la famiglia in terra americana. Più precisamente a Los Angeles. L’andamento narrativo, quasi da poliziesco, svelerà al lettore il perché Steve non compare nella discografia dei Van Halen.