Investitori sono già proiettati con la testa al 2023

Sono gli ultimi giorni del 2022 e gli investitori si adeguano al clima. Pochi movimenti, le borse hanno già il pensiero al 2023. Soprattutto alle prossime mosse delle banche centrali. Eppure la chiusura delle piazze del vecchio continente è blandamente positiva.
Merito della ventata di ottimismo che giunge da Pechino, dove le autorità hanno deciso di rimuovere la quarantena per chi arriva dall’estero a partire dall’8 di gennaio, sostituendola con un tampone negativo nelle 48 ore.

Il bilancio degli investitori

Alla fine della giornata, la Borsa di Milano ha chiuso con un lieve calo sul Ftse Mib, che segna -0,09% a 23.855 punti. Il principale indice milanese si appresta così ad archiviare un anno nero, con un calo intorno al 13%.
Il resto del continente si muove per lo più al rialzo. Parigi è la migliore, con un aumento sul CAC40 dello 0,7%. Alla Xetra Borsa di Francoforte, l’indice DAX chiude a +0,4%. Amsterdam e Madrid piatte, mentre la piazza di Londra è rimasta chiusa per festività.

I numeri di Milano

I dati di chiusura di Borsa Italiana evidenziano che gli investitori hanno scambiato un controvalore di titoli pari a 0,96 miliardi di euro. I volumi scambiati sono passati da 0,38 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,34 miliardi.
Grazie alle notizie giunte dalla Cina, il titolo migliore è stato Moncler, con +3,02%. In generale tutto il lusso europeo ha brindato alla notizia.
Tonici i titoli oil. Saipem avanza di 2,39%, Eni +0,59% e Tenaris +0,0,39%.

Il peggiore del giorno invece è ERG, che ha chiuso a -2,22%.
Maluccio le banche, soprattutto le ex popolari Banco Bpm -0,74% e Bper -0,49%.
Fuori dal paniere principale è in luce la Juventus (+1,97%), nel giorno del via libera dei soci al bilancio chiuso con una perdita di 238,1 milioni.

Gli atri mercati

Sul mercato valutario s’indebolisce leggermente il dollaro, e così l’euro scambia intorno a 1,065. La coppia si può scambiare anche su Pocket Option link italia.
Segno più per l’oro, che mostra un aumento dell’1,25%. Deciso rialzo del petrolio (Light Sweet Crude Oil) (+1,63%), che raggiunge 80,86 dollari per barile.