“La Traiettoria”: Alessandro Benetton fa il suo debutto come autore al Festival di Pordenone

Alessandro Benetton a colloquio con il giornalista Francesco De Filippo per parlare di “La Traiettoria”. L’occasione il Festival del Libro di Pordenone.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton per la prima volta sul palco della Festa del Libro con gli Autori

Si è conclusa pochi giorni fa la 23esima edizione di Pordenonelegge, la “Festa del Libro con gli Autori” che ogni anno si tiene nella città friulana. Tra gli ospiti di quest’anno anche Alessandro Benetton, invitato come autore del libro autobiografico “La Traiettoria”. Si è trattata della prima partecipazione nelle vesti di scrittore a questo tipo di eventi, come ha scritto lo stesso Alessandro Benetton sul suo profilo Linkedin, definendo il Festival come uno dei più importanti d’Italia. Il fondatore di 21 Invest e Presidente della Holding Edizione è salito sul palco con il giornalista dell’ANSA Francesco De Filippo per parlare delle motivazioni legate alla pubblicazione del volume edito da Mondadori e disponibile nelle librerie dalla scorsa primavera. “Lo so, vi sembrerà strano, ma mi sono emozionato molto su quel palco – ha scritto l’imprenditore – ma ogni volta presentare il mio libro “La Traiettoria” è sempre fonte di emozione”.

Alessandro Benetton: i giovani oggi fanno fatica ad essere capiti

L’autobiografia di Alessandro Benetton è rivolta soprattutto ai giovani: “Ho voluto raccontare la mia storia per dare loro un messaggio – ha ribadito l’autore – esiste un modo per trovare la propria strada, l’importante è essere disposti a lottare. A prescindere dal proprio punto di partenza, dalla propria condizione iniziale, dal proprio cognome”. La bocciatura al liceo, il complicato rapporto con il padre Luciano, le prime sfide imprenditoriali e la decisione di prendere una strada diversa da quella della famiglia. Con “La Traiettoria” Alessandro Benetton mette a nudo se stesso e le proprie emozioni fino a dare vita a quello che è un vero e proprio libro motivazionale: “La volontà di questo libro è quella di comunicare soprattutto con i giovani, gli stessi giovani che ogni tanto fanno fatica a essere capiti. Spesso pensiamo che il nostro punto di partenza determini il punto di arrivo. Eppure impariamo presto che il percorso della nostra vita è tutto da scrivere”.