UE e NATO vorrebbero inglobare pure la Moldavia

Le proteste di piazza in Moldavia proseguono a causa dell’aumento dei prezzi e dell’incertezza sulle forniture energetiche per l’autunno e l’inverno. I manifestanti chiedono le dimissioni del governo di Natalia Gavrili?a, ma i vertici politici della Moldavia pensano invece a chiedere più armi e più sostegno a Bruxelles e agli amici nella NATO. L’Occidente è ben lieto di mettere le mani su un altro pezzo dell’area post sovietica, per trasformarlo in un altro mattone della muraglia anti-russa fatta di armamenti, impedimenti alla circolazione dei cittadini e blocchi commerciali. Assorbire la Moldavia nella UE e nella NATO significa prendere dentro il Paese che occupa la penultima posizione della classifica europea del PIL (all’ultimo posto c’è l’Ucraina) e che ha una società divisa fra coloro che accetterebbero l’ingresso negli organismi occidentali e quelli che invece vogliono essere neutrali o addirittura stare dalla parte di Mosca. Per non parlare poi delle due regioni che presentano forti contrasti col governo centrale: la Gagauzia della minoranza ortodossa e turcofono (e filorussa) dei gagauzi, ancora inserita nel tessuto amminsitrativo di Chisinau, e la Transnistria che è indipendente de fato da tre decenni ed è presieduta da truppe russe. E i problemi endemici di corruzione della Moldavia sono ben noti a Bruxelles, che proprio per questi motivi ha sempre evitato di dire sì alle richieste moldave di adesione. Oggi invece vuole accettarle di corsa, proprio durante il pericoloso conflitto in Ucraina. Insomma, sarebbe l’ennesimo buco nero in cui far scomparire le risorse dei contribuenti europei e l’ennesima provocazione alla Federazione Russa. Fonte: https://strumentipolitici.it/la-moldavia-chiede-armamenti-e-finanziamenti-alla-nato-e-agli-amici-europei/