BEBAWINIGI – STUPOR

Bebawinigi

“Stupor”

Subsound Records

 

https://open.spotify.com/album/6xjb3EeF2VyeJWxap1jNQp?si=Stb31QoQSUumLRXNGZ6O1A

Si potrebbe partire dall’ultimo brano di questo disco che, come ci segnala il titolo stesso, è stupore puro. Si può partire da “In the hall of the mountain king” del compositore norvegese Edvard Grieg (tratto da Peer Gynt) perché da qui si vede tutta la maestria, la creatività vulcanica di Bebawinigi. Ce la dimostra con un brano in cui, tra adagio e andante, surfa sulle note con una voxce che è scat, vocalese, bles, soul, classica post moderna, etereo ambient, delirio, balbuzie. Una perfromance nella performance di una piccola adolescente che oscilla tra il ruolo di bambina schizoide, chanteuse dark e altro ancora. Certo, vengono in mente Diamanda Galas o Lisa Gerrard. Ma Bebawiningi è questo e altro ancora. E’ un’attrice bipolare che corre a zig zag attraverso brani che, e qui arriviamo alla parte “strumentale”, sono monoliti di bellezza che, come nei grandi dischi, ondeggiano tra stili e sonorità diverse. Se poi ci mettiamo le sconvolgenti accelerazioni di simil techno analogica di “The call of the deep” o “Let the game”, o il tribalismo ritmico di “Mr Fat” o “Go back”, si può capire come “Stupor” sia veramente un disco stupefacente!

 

Silvia Caggianelli