Medicina rigenerativa: cos’è e a cosa serve

All’interno del panorama medico esistono numerose specializzazioni ed approcci. Tra questi, poco conosciuto, è quello della medicina rigenerativa che va ad intervenire su traumi a tessuti e organi attraverso sostanze organiche, autologhe o biocompatibili. In questo modo si va a preferire un intervento mirato e conservativo che permetta di innescare processi autonomi di rigenerazione cellulare ad uno di chirurgia “classica”. Le tecniche rigenerative sono sempre più utilizzate sia per malattie o problemi clinici importanti, sia per i problemi estetici. In questo articolo andremo a ricostruire la storia e i campi di applicazione di questa branca medica.

Storia della medicina rigenerativa

La medicina rigenerativa comincia a diventare popolare negli anni novanta, quando la ricerca sulle cellule staminali ha iniziato a prendere piede. L’obiettivo della medicina rigenerativa è di sostituire o riavviare tessuti o organi danneggiati a causa di malattie, lesioni, età o altri problemi invece di trattare i sintomi con farmaci e procedure.

I tre tipi di rigenerazione del corpo umano:

Molecolare relativa alle molecole di DNA, grassi e carboidrati.
Cellulare relativa alle strutture cellulari, quali neuroni ed assoni.
Tessuti relativa a sangue, pelle, muscoli

Le cellule staminali

Le cellule staminali vengono utilizzate per la rigenerazione perché possono “apprendere” a comportarsi come le cellule del cuore, del sangue o dei nervi. Esse vengono prelevate dal sangue del cordone ombelicale oppure, nel caso di cellule staminali adulte da sangue, grasso, midollo osseo e polpa dentale.

Campi di applicazione medica

La medicina rigenerativa viene utilizzata correntemente per:

  • Diabete di tipo 1
  • Riparazione dei tessuti cardiovascolari
  • Riparazione dei tessuti cerebrali
  • Miglioramento del sistema immunitario
  • Terapia cellulare
  • Ingegneria dei tessuti
  • Ferite della pelle
  • Trapianti di organi

 

La medicina rigenerativa per l’estetica: a cosa può servire

L’azione rigenerativa su tessuti e cellule può essere di grande aiuto per problemi estetici, quali l’invecchiamento della pelle e la perdita dei capelli. Il grande vantaggio in questo campo è quello di poter ottenere risultati soddisfacenti con pratiche non invasive. Tra i trattamenti più diffusi al momento ci sono sicuramente:

PRP capelli: il plasma ricco di piastrine viene prelevato dal paziente e iniettato nel cuoio capelluto per stimolare l’area follicolare, favorire la crescita dei capelli e prevenirne la caduta completa. Il PRP capelli trova grande applicazione nei casi di diradamento iniziale o diffuso. Spesso accompagna il trapianto di capelli per ottenere il massimo risultato dall’intervento.

PRP viso: si tratta sempre di plasma ricco di piastrine che viene iniettato questa volta sul viso per trattare rughe e perdita del tono della pelle

Endolift: senza bisturi ed incisioni l’endolift permette il rimodellamento di viso e corpo tramite utilizzo di un laser a fibre ottiche che va a riscaldare la zona sottocutanea. Per poterne apprezzare i risultati è necessario attendere qualche mese.

In italia sono sempre di più i centri in cui vengono eseguiti questi trattamenti. Per quanto minimamente o per nulla invasivi siano, è sempre necessario rivolgersi a centri specializzati in cui operino medici abilitati alla professione.