Un biologico in forte ascesa

Cresce la richiesta di prodotti biologici anche nel settore enologico. Ad accompagnare i produttori verso le migliori pratiche agricole è l’esperienza di Bioagrotech con prodotti e piani colturali dedicati

La richiesta di prodotti agricoli biologici è in crescita e si amplia lo scenario dei settori coinvolti. Anche la produzione vitivinicola biologica non rappresenta più una realtà di nicchia, ma un mercato che, negli ultimi anni, ha registrato una crescita del 110% e vede come destinatario un consumatore sempre più attento nella scelta di un prodotto sostenibile e di qualità. È quanto emerso dall’indagine promossa da FederBio e AssoBio, in collaborazione con Nomisma-Wine Monitor e presentata in occasione dell’ultima edizione di Vinitaly. Lo studio rivela come in Europa l’interesse per questo metodo di coltivazione sia crescente e in particolar modo per l’Italia che, con 117 mila ettari di vite con metodo biologico, detiene insieme alla Francia il primato per incidenza di superficie vitata biologica.

Il nuovo scenario vede come protagonisti i produttori di vino ma anche quelle aziende capaci di offrire al mercato soluzioni ideali per sviluppare con successo un modello di agricoltura che bandisce l’utilizzo di sostanze chimiche di sintesi a tutela della fertilità del suolo e della biodiversità. Tra queste anche Bioagrotech srl, azienda di San Marino specializzata nello studio, nella lavorazione e commercializzazione di fertilizzanti e substrati organici per l’agricoltura biologica. Proprio in occasione del Vinitaly l’azienda ha avuto modo di presentare alla platea di professionisti i propri prodotti, piani colturali e le ultime sperimentazioni in ambito vitivinicolo durante una conferenza dedicata: “Apporto di un consorzio microbico, risposta fisiologica della vite e analisi metabolomica”.

Entro il 2030 uno dei goal del Green Deal europeo è quello di ridurre l’apporto di fertilizzanti di sintesi del 20% e di fitosanitari del 50%. Sarà dunque necessario, impiegare prodotti alternativi, naturali e non dannosi per l’ecosistema che tutelino la biodiversità. Ormai la conduzione sostenibile di tutti i processi industriali e agricoli è diventata una necessità per il bene del pianeta, dell’ambiente e degli esseri viventi che lo popolano.

Su questo focus si sono susseguiti gli interventi del Prof. Luigi Lucini dell’università Cattolica Sacro Cuore che attraverso tecniche innovative ha analizzato la risposta metabolica di piante di vite a seguito dell’apporto del fertilizzante a base microbica di produzione di Bioagrotech e del Dott. Agr. Mattia Fricano (Bioagrotech) che ha analizzato la natura del Microma come consorzio di organismi.

L’azienda, nota per la Zeolite Cubana, polvere di roccia vulcanica che rappresenta un corroborante prezioso nella lotta agli infestanti, sta studiando un approccio nutrizionale con un prodotto, il Ergostart Nemavir Bio, che contiene una parte nutrizionale assieme a funghi e batteri. Ricerca già giunta al secondo anno di sperimentazione, i cui risultati sono stati esposti proprio nell’ultima edizione di Vinitaly. Il convegno ha fornito risposte concrete alla ricerca di soluzioni per la viticoltura biologica che sta diventando una priorità per il mercato, come confermato da Alessio Privitera, Amministratore di Bioagrotech.

Il Prof. Luigi Lucini – Università Cattolica del Sacro Cuore ha illustrato i risultati delle ricerche sui biostimolanti, una classe di composti chimici emergenti in agricoltura. Si tratta di sostanze naturali o microrganismi, comunque molecole in linea con il biologico e regolamentati dalla Comunità Europea, ben distinti dagli agrofarmaci destinati alla difesa e dai fertilizzanti, ovvero nutrizioni in senso stretto.

“L’attività sviluppata ha fatto emergere le molecole che servono per migliorare la risposta della pianta agli stress. In particolare, con Bioagrotech ci siamo occupati di modulare quelli che sono gli stress abiotici, cioè non legati al patogeno in senso stretto, utilizzando un consorzio microbico, una popolazione di microrganismi che sono in grado di colonizzare la radice della pianta proprio come i batteri probiotici colonizzano il nostro intestino. Con un approccio di tipo metabolomico, abbiamo caratterizzato la risposta della pianta, andando ad analizzare tutti quei composti che sono direttamente o indirettamente coinvolti nella difesa e nella risposta agli stress quali ormoni e metaboliti secondari, stimolati dall’apporto di questi prodotti. La pianta viene preparata a sopportare meglio i fattori di stress, un po’ come se noi prendessimo delle vitamine nel periodo invernale che ci aiutano ad ammalarci un po’ meno”.

Mattia Fricano, agronomo di Bioagrotech, ha poi illustrato l’approccio aziendale nella risoluzione delle problematiche in campo riscontrate. I prodotti si caratterizzano per essere di carattere nutrizionale e apportano sostanza organica di elevatissima qualità su cui si sviluppano i batteri e funghi del Microma, il consorzio microbico prodotto dall’azienda. “L’apporto di sostanza organica nobile e di biodiversità microbica aiuta a rendere disponibili gli elementi nutritivi per le piante, stimolate anche grazie alla presenza di alghe brune presenti in ognuno dei nostri formulati, studiati specificatamente per ognuna delle fasi fenologiche delle colture e arricchiti di meso- e micro- elementi di cui la pianta ha necessità in un dato momento del suo ciclo vitale”.

Tutti i prodotti Bioagrotech sono 100 % naturali ed ecologici, sia per la difesa che per la nutrizione, da anni testati con centri di saggio e università di tutto lo stivale con eccellenti risultati, sia sulla qualità delle produzioni, che sulla difesa da funghi ectoparassiti e insetti fitofagi. Nella fattispecie, in occasione del Vinitaly, è stato presentato uno studio pluriennale (ancora in corso d’opera) sull’apporto di Ergostart Nemavir Bio in vigneti affetti da scompensi fisiologici e mal dell’esca, in collaborazione con il centro di saggio Agri2000Net e l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Ergostart Nemavir Bio ha avuto un chiaro effetto di riorganizzazione dell’assetto metabolomico e ormonale, evidenziando una chiara risposta delle viti trattate.

La strategia nutrizionale e di difesa Bioagrotech aiuta gli agricoltori a ridurre l’impatto sull’ambiente, essendo tutti i nostri prodotti assolutamente innocui per l’ambiente – approfondisce Fricano – Tutta la linea Bioagrotech è inoltre innocua per la salute dell’uomo e della fauna dell’agroecosistema. Un altro aspetto molto importante è legato al residuo e alla riduzione nell’uso di fertilizzanti e fitosanitari di sintesi, poiché tutti i nostri prodotti non hanno tempi di carenza e possono quindi essere utilizzati anche a ridosso della raccolta”.

Gli interventi hanno evidenziato i punti di forza dei prodotti made in Bioagrotech, tra cui la qualità dei prodotti nutrizionali, la ricca biodiversità del Microma e la purezza delle polveri di roccia. Anche la loro messa a punto è indubbiamente un altro valore aggiunto, in quanto i tecnici Bioagrotech, in collaborazione con enti certificati e università, studiano e sviluppano i prodotti, portando all’utilizzatore finale non solo prodotti certificati e testati ma anche tanta esperienza e professionalità.

 

 

Bioagrotech srl è un’azienda della Repubblica di San Marino specializzata nello studio, nella lavorazione e nella commercializzazione di fertilizzanti e substrati organici e minerali ideali per le esigenze dell’agricoltura biologica, biodinamica e a lotta integrata. Dal 2011 propone trattamenti innovativi per un’agricoltura all’insegna del rispetto dell’ambiente e della biodiversità. I prodotti Bioagrotech potenziano le difese naturali delle piante e arricchiscono il suolo: in tal modo permettono di ridurre notevolmente l’uso di fitofarmaci, riducendo anche la loro presenza residuale sui raccolti.