Eurosostenibilità – La situazione energetica in Italia, a cura di Elisa Elettroimpianti

 

 

Nel primo bimestre 2022 la domanda cresce del 2,1% e le rinnovabili coprono solo il 29,9%. L’idroelettrico perde oltre 3 TWh in due mesi. L’eolico copre il 9% della richiesta elettrica.

Questi dati sono desunti dalla redazione di qualeenergia.it

” La domanda di energia elettrica in Italia a febbraio 2022 è stata di circa 25,5 TWh, con un incremento del 2,8% sul febbraio 2021- osserva Giuliano Sartor, di Elisa Elettroimpianti srl di Cornuda (TV) -. Il dato che più risalta a febbraio è il basso apporto delle rinnovabili sulla domanda elettrica: 28,8% (a febbraio 2021 era stato del 33,6%). La causa è da ricercare nel crollo della generazione da idroelettrico, mai così bassa negli ultimi 10 anni: -51,3% sullo stesso mese di un anno fa. Continua il buon contributo dell’eolico che è la prima fonte rinnovabili nel mese, ma anche nel primo bimestre 2022.In termini assoluti le rinnovabili elettriche generano nel mese 7,5 TWh, contro 8,5 TWh del febbraio 2021. Questi alcuni dei dati forniti dal report mensile di Terna

Nel primo bimestre 2022, nel complesso, la richiesta di energia elettrica aumenta del 2,1% sul primo bimestre 2021.

Nel bimestre le fonti rinnovabili, con circa 15,8 TWh (senza contare l’apporto del pompaggio), hanno coperto il 29,9% della domanda elettrica contro il 34,3% dell’anno precedente: circa 2 TWh in meno, cioè -11,8%. È la quota percentuale più bassa per un primo bimestre da quattro anni a questa parte.

“La notevole siccità dei mesi invernali ha fatto scendere moltissimo la produzione nel bimestre gennaio-febbraio 2022 dell’idroelettrico: -42,4%, pari a -3,1 TWh sul periodo gennaio-febbraio 2021. Un calo solo in parte compensato dall’aumento della produzione dell’eolico (+11,3%) e del fotovoltaico (+25,6%), fonti che, insieme, danno +1,1 TWh rispetto al primo bimestre 2021. ”

Fotovoltaico ed eolico hanno soddisfatto, rispettivamente il 5,6% e il 9% della domanda elettrica del paese.

L’eolico è al momento la prima fonte rinnovabile nel 2022 e da sola riesce a dare più dell’idroelettrico (7,4%). La bioenergia copre invece il 5,5% e la geotermia l’1,7%.

A fine febbraio eolico e fotovoltaico rappresentano il 49,2% di tutte le rinnovabili elettriche (lo scorso anno erano al 37,9%). Crolla invece l’idroelettrico che rappresenta nei primi due mesi dell’anno solo il 26,5% (nel 2021 era al 40,9%).

Tutti i dati statistici sono desunti dai rapporti mensili di Terna.

Terna porta avanti attività di pianificazione, sviluppo e manutenzione della rete, mettendo insieme competenze, tecnologia e innovazione per gestire al meglio la trasmissione di energia elettrica in alta tensione (transmission operator). Terna assicura 24 ore su 24 l’equilibrio tra domanda e offerta dell’elettricità in tutta Italia attraverso l’esercizio del sistema elettrico: una vera e propria gestione dei flussi di energia attraverso la rete, il cosiddetto “dispacciamento” (system operator).

Terna operea in un regime di monopolio secondo le regole definite dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) e in attuazione degli indirizzi del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE).

Quotata in Borsa dal 2004 e con un flottante del 70% circa, Terna è anche un’azienda attenta all’efficienza, alla redditività e alle performance.

Terna è responsabile delle attività di pianificazione, sviluppo e manutenzione della rete di trasmissione nazionale (RTN) nonché della gestione dei flussi di energia elettrica che vi transitano.

“Ci assicuriamo che l’offerta di energia immessa nella rete sia costantemente uguale alla domanda, ossia ai consumi di elettricità. Il dispacciamento è l’insieme delle attività necessarie a mantenere questo equilibrio, 365 giorni all’anno e 24 ore su 24. Oltre a ciò progettiamo e sviluppiamo la rete seguendo un piano decennale di sviluppo.Le attività regolate rappresentano circa l’85% del nostro business, ma svolgiamo anche attività non regolate a supporto della transizione energetica, come energy solutions provider e con attività internazionali. Portiamo all’estero le nostre competenze e il know-how tecnologico sviluppato in Italia e lo mettiamo a disposizione degli operatori internazionali per lo sviluppo delle reti elettriche e per la gestione di sistemi complessi, la trasmissione, l’integrazione delle fonti rinnovabili e i sistemi di accumulo.”