MOC | Poliambulatori Lazio Korian Prevenzione e Cura Osteoporosi

MOC

 

MOC  |  Poliambulatori Lazio Korian Prevenzione e Cura dell’Osteoporosi
La MOC, ossia la Mineralometria Ossea Computerizzata, è un esame basato sui raggi X di cui ci si avvale per misurare la quantità di calcio presente nelle ossa, nonché per misurare il grasso corporeo e il tessuto muscolare.

MOC | i Poliambulatori Lazio Korian hanno studiato tre diversi Screening per la prevenzione dell’Osteoporosi:

  • Screening BASE
  • Screening TOP
  • Screening PREMIUM

MOC

L’Osteoporosi è spesso chiamata “malattia silenziosa” perché la perdita di massa ossea può essere asintomatica. Le persone possono non accorgersi di avere l’osteoporosi finché non si verifica una frattura, soprattutto le Donne. Vi sono vari tipi di apparecchiature utilizzabili (DEXA, ultrasuoni, TAC), ma la metodica in atto più affidabile e con cui si può fare diagnosi e classificazione dell’osteoporosi secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità è la MOC DEXA (ottime doti di accuratezza, precisione con solo piccole dosi di Raggi X). Questo macchinario permette di diagnosticare le malattie in cui vi è una riduzione della densità minerale ossea (in primis: l’osteoporosi), permettendo così di fare diagnosi precoce di osteoporosi prima che avvengano le fratture.

MOC PER STABILIRE LA MASSA CORPOREA
La valutazione dei fenotipi umani sulla base della composizione corporea ha assunto negli ultimi anni una sempre più rilevante importanza in campo medico poiché la quantità e la distribuzione dei tessuti molli incide significativamente sul rischio cardio-metabolico.
Il corpo umano è spesso descritto come un modello a tre compartimenti, costituito dalle componenti tissutali di massa grassa, massa magra e densità ossea, con proporzioni diverse per ogni individuo e conseguenti diversi fenotipi corporei.
La massa grassa influenza negativamente il rischio cardio-metabolico degli individui. È noto che la relazione tra obesità e malattie cardiovascolari, così come le malattie metaboliche, dipendono dalla distribuzione della massa grassa piuttosto che dalla sua quantità totale.
Attualmente, l’indice di massa corporea (BMI) viene utilizzato come misura principale del sovrappeso, ma il calcolo, basato su altezza e peso, può essere fuorviante.

L’assorbimetria a raggi X a doppia energia (MOC-DEXA) è uno strumento diagnostico largamente utilizzato per misurare la densità ossea ed è il metodo più accurato disponibile per la diagnosi di osteoporosi fornendo inoltre una stima accurata del rischio di frattura. Nel corso degli anni, con la possibilità della scansione “total body”, ha trovato una crescente applicazione anche nella valutazione della massa magra e della massa grassa.
L’esame fornisce dati più accurati rispetto all’indice di massa corporea (BMI) in termini di misura reale del grasso corporeo e del tessuto muscolare e trova quindi applicazione clinica nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e metaboliche, la gestione clinica di diverse malattie croniche e il monitoraggio dell’impatto dei regimi dietetici sui tessuti corporei.

INTERPRETAZIONE DEI DATI DENSITOMETRICI
Il T SCORE indica il rapporto tra la densità minerale ossea del paziente esaminato espressa in Deviazioni standard (DS) e la densità minerale ossea della media della popolazione giovane a 20 anni (considerata l’età in cui il tessuto osseo raggiunge il maggior sviluppo). Lo Z SCORE indica il rapporto tra la densità minerale ossea del paziente esaminato espressa in Deviazioni Standard (DS) e la densità minerale ossea della media delle persone della stessa età (del paziente esaminato).

Criteri Diagnostici Riconosciuti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS):

? Normalità: T SCORE pari o superiore a 1 DS
? Osteopenia: T SCORE compreso tra -1 e -2,5 DS
? OsteoporosiI: T SCORE compreso tra -2,5 e -3,5 DS
? Osteoporosi Severa: T SCORE compreso tra -3,5 e -4,5 DS (alto rischio di fratture vertebrali anche spontanee)

OSTEOPOROSI
L’osteoporosi è una malattia cronica caratterizzata da alterazioni della struttura ossea con conseguente riduzione della resistenza al carico meccanico ed aumentato rischio di fratture. Questa patologia è molto frequente nella popolazione italiana: si stima che 1 donna su 3 oltre i 50 anni (circa 5.000.000 di persone) e 1 maschio su 8 oltre i 60 anni (circa 1.000.000 di persone) ne siano affette. L’osteoporosi si sviluppa quando il riassorbimento osseo diventa eccessivo e patologico rispetto a quello di neoformazione. Quindi l’osteoporosi non è una condizione fisiologica correlata all’invecchiamento, ma una malattia.
Vi sono due forme principali di osteoporosi: una “primitiva”, caratteristica delle donne in post-menopausa o degli anziani, ed una “secondaria” che invece può interessare soggetti di qualsiasi età affetti da malattie croniche o in terapia con farmaci che direttamente o indirettamente influenzano negativamente la salute scheletrica. Tra le malattie croniche associate all’osteoporosi vanno evidenziate le malattie endocrine (ipogonadismo, sindrome di Cushing, ipertiroidismo, iperparatiroidismo primitivo e secondario, deficit dell’ormone della crescita, acromegalia, iperprolattinemia), le malattie sistemiche autoimmuni, le sindromi da malassorbimento, le bronchiti croniche ostruttive e le malattie neuro-muscolari con ridotta performance motoria.
La mancata prevenzione comporta un alto tasso di fratture con conseguente drastico peggioramento della qualità di vita.
La diagnosi di osteoporosi si basa in primo luogo sull’esecuzione della densitometria ossea, un esame che permette di calcolare la densità minerale ossea. Le aree generalmente valutate sono la colonna lombare ed il femore prossimale. I dati ricavati vengono confrontati con quelli attesi, per poi esprimere un valore numerico chiamato “T-score” per i pazienti di età superiore ai 50 anni e “Z-score” per i soggetti più giovani.
Nei pazienti con diagnosi densitometrica di osteoporosi o in quelli con sospetta osteoporosi secondaria, va eseguita anche una radiografia della colonna vertebrale che consente di diagnosticare precocemente eventuali fratture vertebrali.
Infine, semplici esami ematiciconsentono di studiare il metabolismo calcio-fosforo e di escludere o confermare il sospetto clinico di forme secondarie di osteoporosi.