Il ruolo della medicina del lavoro per quanto riguarda la dipendenza da alcol e droghe

Anche se ad un primo avviso può non sembrare e non sempre ci si sofferma troppo su queste figure, quella del medico competente è un’istituzione professionale fondamentale per ogni tipo di azienda.

Si tratta di un medico che deve valutare e certificare le condizioni di salute di ogni dipendente effettuando dei test periodici volti a rivelare la presenza di alcol e droghe nell’organismo.

Normativa sulle visite di controllo sul posto di lavoro

Il Ministero della salute ha emanato un decreto che sancisce l’obbligatorietà per tutti i dipendenti di sottoporsi a dei controlli volti a determinare la presenza di sostanze alcoliche e droghe.

Il datore di lavoro deve fornire dei documenti atti alla valutazione del rischio, proponendo allo stesso tempo delle misure di tutela attive per garantire la sicurezza del lavoratore e di tutti i suoi colleghi.

Solo in questo modo sarà possibile limitare l’insorgenza di incidenti sul luogo di lavoro e contenere tutti quei comportamenti che potrebbero danneggiare ogni singolo lavoratore.

Ecco perché è importante sensibilizzare i lavoratori non solo mettendo loro al corrente dei rischi che si possono correre, ma agendo in via preventiva attraverso degli strumenti di diagnosi e autocontrollo

I test previsti dalla medicina del lavoro

Nella maggior parte delle professioni sono richiesti dei test volti ad individuare la presenza di alcol e droghe nel sangue.

Per le droghe si procede a quello che viene definito test tossicologico rapido, mentre in caso di alcol è più indicato l’etilometro certificato.

Questi tipi di test sono stati autorizzati dalla normativa vigente e vengono eseguiti sotto forma di controlli periodici oppure nel caso in cui venissero richiesti in caso di sospetto verso l’abuso di queste sostanze.

Sottoporsi a questi test vuol dire poter esprimere un parere oggettivo circo l’idoneità lavorativa di una determinata persona in un preciso contesto lavorativo.

Ovviamente per poter esprimere questo giudizio è necessario essere a conoscenza delle mansioni che il lavoratore è tenuto a svolgere, valutando i rischi ad esse correlati e portare a termine una valutazione complessiva e accurata sullo stato di salute della persona.

Utilizzando tutti questi strumenti sarà possibile indicare l’idoneità del soggetto verso un determinato tipo di mansione, soprattutto nel caso in cui questa possa comportare gravi rischi anche per tutti coloro che lo circondano.

In alcuni casi viene prescritta una visita medica anche quando cessa il rapporto di lavoro fra i dipendenti e il datore stesso.

Questo tipo di visita ha come fine quello di valutare il corretto svolgimento delle attività lavorative durante il periodo relativo al contratto lavorativo fra le parti. Ecco perché, in alcuni casi, anche il livello di alcol riscontrato nel sangue può rivelare se il soggetto sta seguendo un percorso di cura o meno.

L’etilometro è tra i test più richiesti, in quanto l’abuso di alcol può essere davvero pericoloso in ogni tipo di lavoro.

Le sostanze alcoliche, infatti, incidono gravemente sul sistema nervoso, facendo diminuire la capacità di percezione e di vigilanza delle persone in merito alle attività svolte.

Allo stesso modo anche i test tossicologici possono escludere o confermare l’abuso di sostanze psicotrope che possono favorire l’insorgenza di gravi imprevisti sul luogo di lavoro.