Ernia Ombelicale Dott. Carlo Farina Chirurgo Specialista

Ernia

Ernia Ombelicale Dott. Carlo Farina Chirurgo Specialista

Ernia Ombelicale
L’ombelico o ombellico è una delle zone del nostro addome considerata più debole e dove per diverse ragioni, costituzionali, gravidanza, aumento di peso, si può verificare la formazione di un’ernia, chiamata ernia ombelicale.
Questa è una protrusione di un viscere addominale attraverso un’apertura della parete muscolo-fasciale addominale.
Quando il difetto è piccolo, generalmente il contenuto è costituito solo dal grasso addominale ( omento) che anche in caso di strozzamento da effetti contenuti; quando invece l’ernia ombelicale è di dimensioni maggiori, possono impegnarsi nel suo interno tratti di intestino causando danni anche gravi.

Ernia Ombelicale Informazioni post operatorie dopo l’intrevento per ernioplastica ombelicale
La parte operata rimane generalmente indolore per alcune ore dopo l’intervento grazie al’ anestetico locale.
Qualora compaia una dolenzia, assumere l’antidolorifico prescritto nella lettera di dimissione allegata. La tolleranza e la soglia del dolore variano sensibilmente da paziente a paziente, perciò qualcuno necessiterà di analgesici per 4-5 giorni, mentre altri nulla.
I pazienti operati per ernie voluminose avranno in genere più fastidi nel postoperatorio specialmente durante i cambi di posizione ovvero dalla posizione sdraiata a seduta e da questa alla posizione retta e viceversa.
Una volta assunta la posizione desiderata il dolore regredirà prontamente l’ uso di una PANCERA ELASTICA POSTOPERATORIA, solo di giorno, per 30 giorni, allevierà i fastidi.
E’ da sottolineare come una modesta attività fisica attenui, nonchè favorisca, la più rapida scomparsa del dolore.
E’ pertanto concesso nell’immediato postoperatorio e nei giorni successivi, si possa camminare e salire le scale, a meno di altre indicazioni del chirurgo.
La rete, spesso utilizzata per questa operazione, rende la riparazione estremamente forte e solida immediatamente. L’attività sportiva verrà ripresa gradatamente alla fine del primo mese dall’ intervento. L’incisione chirurgica è chiusa con punti intradermici ovvero interni che si riassorbono da soli (non ci sono punti visibili sulla pelle).
Un cerottino (steristrips) impermeabile bianco, proteggendo la ferita chirurgica consente al paziente di poter fare la doccia dopo 3 giorni dall’intervento.
Dopo la doccia si deve togliere senza timore il cerotto grande, si può disinfettare sopra i cerottini e si deve rimettere un cerotto grande.
Consigliamo l’uso di una borsa di ghiaccio sull’ombellico per un ora almeno tre volte al giorno per due giorni: diminuisce il gonfiore, l’ematoma ed il dolore sulla parte.
Nel periodo postoperatorio il paziente potrà fare tutto ciò che si sente in grado di fare ad ecezione di sforzi fisici compreso gli sforzi per evacuare.
Dovrà infatti evitare cibi troppo pesanti, bere almeno due litri di liquidi – acqua non gasata, the, succhi di frutta, brodo, ecc. – per i primi giorni, al fine di favorire e funzioni intestinali.
Eventualmente potrà eseguire un microclistere o applicare una supposta lassativa dopo il secondo giorno.
Si consiglia di evitare la guida della macchina per i primi 3 giorni.
Dopo l’intervento, e nei giorni successivi, il paziente potrebbe, osservare una serie di possibili situazioni:
– dolore nella regione operata : di varia intensità e controllabile con gli analgesici;
– febbre ( senza tremori e/o brividi di freddo):  la normale reazione dell’organismo allo stress operatorio;
– ecchimosi (colorazione blu-nerastra) sulla pelle della regione omelicale estesa fino al pube: tende a scomparire in un paio di settimane;
– gonfiore, talvolta molto evidente, nella stessa regione: regredisce dopo 1 – 2 settimane (utile la borsa di ghiaccio).
– qualche goccia di sangue sulla medicazione;
Raramente possono essere presenti lievi bruciori, piccole fitte e mancanza di sensibilità: tali effetti si attenueranno sino a scomparire nel giro di qualche settimana.

Nella regione ombelicale, nel giro di una settimana si formerà una zona dura: questa è dovuta alla normale reazione cicatriziale dei tessuti.
Tenderà a scomparire completamente nel giro di due mesi. Tali eventi sono assolutamente normali e previsti.
Non devono, pertanto, generare alcuna preoccupazione se presenti nella forma descritta.
Qualora alcune di queste situazioni dovessero assumere dimensioni notevoli (febbre a 39°C con brividi di freddo e/o tremori, dolore intenso e insopportabile, gonfiore abnorme, franco sanguinamento della ferita) il paziente dovrà avvisare prontamente l’équipe chirurgica.
Per ogni ulteriore informazione o in caso di necessità restiamo a disposizione presso i nostri recapiti, fermo restando che nei primi tre giorni dall’intervento dovrà necessariamente telefonare ad uno dei chirurghi della sua equipe operatoria per riferire sul suo stato di salute