Diverticolo Faringo o Diverticolo di Zenker Dott. Carlo Farina

Diverticolo Faringo

Diverticolo Faringo o Diverticolo di Zenker  Dott. Carlo Farina

Il Diverticolo Faringo – Esofageo o Diverticolo di Zenker e’ una malattia relativamente rara dell’esofago che colpisce circa 2 persone ogni 100.000 abitanti. Consiste nella formazione di una estroflessione (una sorta di sacchetto) nel tratto iniziale dell’esofago, esattamente nel punto di passaggio dal faringe all’esofago

Il Diverticolo Faringo o Diverticolo di Zenker si forma in una zona particolarmente debole del tratto Faringo – Esofageo in cui le fibre muscolari trasversali del faringe ( Muscolo Cricofaringeo) e quelle oblique del Muscolo Costrittore inferioreo formano un triangolo detto Triangolo di Killian. Quando per un difetto nella motilità dell’esofago ed in particolare del muscolo sfintere esofageo superiore, il bolo ( cioè il cibo masticato e ingerito) fatica a entrare in esofago, genera una pressione verso l’esterno attraverso il punto debole del triangolo di Killian formando il sacchetto, il diverticolo detto Diverticolo di Zenker ( dal nome del Dott Zenker che insieme a Von Ziemssen nel 1877 fecero una revisione di tutti i dati pubblicati nel mondo sui pazienti con diverticoli faringo – Esofagei). Colpisce maggiormente i maschi adulti spesso sopra i 75 anni in rapporto di 1 a 5 rispetto al genere femminile.

Diverticolo Faringo SINTOMI

Il sintomo più frequente è la difficoltà nella deglutizione (DISFAGIA), spesso associata a DOLORI e GONFIORE al collo, generalmente nella parte sinistra. Il ristagno del cibo nel diverticolo può durare a lungo ed i pazienti riferiscono RIGURGITO degli alimenti ingeriti anche dopo diversi giorni, ovviamente associato a ALITOSI. Il rigurgito a volte può provocare la inalazione degli alimenti nell’albero respiratorio con conseguente INFEZIONI POLMONARI fino ad una grave BRONCOPOLMONITE AB INGESTIS.

Diverticolo Faringo DIAGNOSI:

Sebbene la diagnosi viene spesso fatta durante una ESOFAGOGASTROSCOPIA, l’esame migliore e’ una Radiografia durante l’ingestione di bario, un cosiddetto RX-ESOFAGOGRAMMA. L’esame endoscopico infatti deve essere eseguito da personale esperto, con molta cautela, poichè se l’endoscopio entra nel diverticolo potrebbe lacerarlo. Generalmente per completezza di studio faccio eseguire anche una TAC del collo e torace per escludere complicanze polmonari. Non ritengo necessaria una Manometria Esofagea ( lo studio della pressione dell’esofago durante la deglutizione) perchè spesso da risultati inconcludenti ( si ritiene che la presenza del diverticolo di per se non permette un ottimale studio manometrico), oltre ad essere un esame fastidioso per il paziente.

Diverticolo Faringo TRATTAMENTO

Ci sono due possibilità di trattamento del Diverticolo Faringo – Esofageo di Zenker, uno CHIRURGICO attraverso un’incisione del collo ed uno ENDOSCOPICO

Diverticolo Faringo TRATTAMENTO CHIRURGICO.

Esistono due principali interventi chirurgici per il trattamento dei diverticoli di Zenker: la Diverticolectomia con Miotomia e la  Diverticolopessia con miotomia.

Diverticolo Faringo DIVERTICOLECTOMIA con MIOTOMIA.

E’ il trattamento che eseguo da molti anni. Consiste nell’eseguire un’incisione del collo a sinistra, isolare il diverticolo, sezionarlo (Diverticolectomia)  con una suturatrice che seziona e cuce contemporaneamente la base del diverticolo. Quindi si procede a sezionare le fibre muscolari dell’esofago sottostanti il diverticolo ( Miotomia)  per rilasciare l’esofago ed evitare la recidiva del diverticolo.

E’ un intervento delicato relativamente poco traumatico che va eseguito solo da chirurghi esperti poichè si opera molto vicino a strutture vascolari e nervose che vanno assolutamente rispettati, come l’arteria carotidea, la vena giugulare, il nervo vago, il nervo frenico, il nervo laringeo (che provvede all’innervazione della corda vocale).

La complicanza più temibile sebbene rara è la possibiltà della deiscenza della sutura esofagea  con conseguente infezione del collo ed a volte necessità di un reintervento

DIVERTICOLOPESSIA con MIOTOMIA.

Differisce dal precedente intervento in quanto si isola il diverticolo ma invece di sezionarlo si capovolge verso l’alto e si fissa in questa posizione in modo che per gravita’ il cibo non può accumularsi all’interno. La seconda parte, la miotomia, viene ugualmente eseguita.

Sebbene meno risolutivo , ha il vantaggio di non incidere il diverticolo scongiurando la possibile deiscenza della sutura.

TRATTAMENTO ENDOSCOPICO

E’ un trattamento meno invasivo, transorale , cioè attraverso la bocca che prevede una sezione del setto tra il diverticolo e l’esofago oppure l’ apertura di tutta la parete del diverticolo nell’esofago. Quest’ultima procedura è identificata con l’acronimo ESET ( Endoscopic Stapler Esophagus- Diverticolotomy)  Sebbene di non facile comprensione cercherò di spiegare il meccanismo. Si inserisce nell’esofago una Stapler, cioè una suturatrice con due branche. Una branca entra nel diverticolo e l’altra entra nell’esofago adiacente. Quando le due branche vengono chiuse (immaginate le due parti di una spillatrice), queste uniscono la parete del diverticolo all’esofago. A questo punto la suturatrice sezione e cuce contemporaneamente queste due pareti. Il risultato finale non è la eliminazione del diverticolo, ma l’annessione del diverticolo all’esofago che in quel punto sembrerà più dilatato ma non avrà più quella cavità costituita dal diverticolo e non potranno più ristagnare i  residui di cibo.

Anche in questo caso, le complicanze sono rappresentate dalla possibile lesione dei nervi contigui o dalla Deiscenza, cioè dalla mancata unione cicatriziale tra il diverticolo e l’esofago con conseguente infezione e mediastinite.

Questa procedura  difficile ed ha bisogno di un’adeguata preparazione e training. Pertanto, in relazione alla scarsa frequenza di questa patologia, non ci sono molti endoscopisti o centri che la praticano.