Come funziona un impianto antintrusione spiegato in breve

Il primo furto ha portato alla nascita della serratura; la nascita della serratura ha determinato alla nascita del grimaldello; e così via. Da che esiste la proprietà, esistono anche i ladri. Dall’inizio della civiltà è infatti in atto una continua corsa testa a testa tra chi cerca di rubare la proprietà altrui e chi cerca di difendere la propria.

A distanza di migliaia di anni tuttavia sembra che il punto di equilibrio si stia spostando a favore degli onesti cittadini: mai come ora sono state disponibili tecnologie estremamente efficienti nel prevenire infrazioni, a prezzi accessibili a tutti.

I moderni sistemi antifurto sono infatti dei capolavori della tecnica: efficaci, raffinati, ma estremamente facili da installare e gestire lato utente.

Scopriamo come funzionano!

Come funziona un moderno sistema antintrusione

Come dicevamo, un impianto antintrusione è una meraviglia della tecnica. È composto da una serie di dispositivi periferici che comunicano tra di loro attraverso una centralina.

La centralina è il cervello dell’impianto. Ha sostanzialmente il compito di far comunicare tra loro i vari dispositivi periferici in modo che in caso di rilevata intrusione vengano prese le adeguate contromisure.

I dispositivi periferici possono essere divisi in due macro-categorie: quelli che rilevano l’intrusione e quelli che mettono in atto l’iter di risposta.

I primi sono sostanzialmente i sensori. Possono essere ad infrarossi attivi, infrarossi passivi, a microonde o ancora a doppia tecnologia, cioè infrarossi e microonde. Quando rilevano il passaggio di un corpo estraneo o il tentativo di scassinamento di porte o finestre, i sensori mandano immediatamente un segnale alla centralina, che fa scattare il secondo gruppo di dispositivi.

Il secondo gruppo di periferiche è un po’ più vario. C’è la classica sirena, che può attivarsi su richiesta della centralina per causare un rumore assordante allontanando i ladri e richiamando l’attenzione sul tentativo di scasso. Ancora, l’impianto può essere strutturato per allertare automaticamente le forze dell’ordine e il proprietario telefonicamente o con un’apposita applicazione sul telefono.

Un capitolo a parte lo meritano le telecamere e impianti di videosorveglianza a Torino. Pur non essendo strettamente dei dispositivi antintrusione, si trovano nondimeno accoppiati spesso ai dispositivi antintrusione per la loro capacità di catturare per immagini il tentativo di furto, in modo da fornire successivamente agli inquirenti.

I vantaggi del wireless

Un tempo, tutti questi dispositivi dovevano essere collegati fisicamente tramite un’operazione di cablaggio strutturato. Era necessario collegare tra loro i diversi dispositivi tirando i cavi con tutte le complicazioni del caso: passaggi intramuro o interramento per non renderli vulnerabili al ladro più astuto, ma maggiori costi di installazione e limite (economico e fisico) sulla quantità di periferiche installabili.

Con il debutto delle moderne tecnologie Wi-Fi tuttavia è invece diventato possibile far comunicare questi dispositivi in modalità totalmente wireless, con maggiore sicurezza e minori costi di installazione. Viene praticamente rimosso tutto il costo legato al cablaggio, così come il rischio che il ladro sappia dove tagliare.

Soprattutto un sistema antifurto a Torino wi-fi ha il vantaggio di essere facilmente scalabile. Se si avverte la necessità di potenziare il sistema antintrusione, o lo si vuole espandere per coprire altri locali (ad esempio un magazzino per un’azienda) è un’operazione relativamente semplice da programmare.