ARTEMISIA GENTILESCHI, L’ARTISTA DEL TELOS: NUOVO LIBRO DI SIMONE FAPPANNI

Ti racconto Artemisia Gentileschi. L’artista del tèlos (90 pagine a colori, 12 Euro) è il titolo del nuovo libro di Simone Fappanni, critico, storico d’arte cremonese, uscito in questi giorni nella collana dei Quaderni di Palazzo Duemiglia. Si tratta di un volume agile, arricchito da numerose illustrazioni a colori, che vuole essere un’introduzione alla poetica creativa di un’artista per troppo tempo ingiustamente dimenticata e ora al centro di una fortunata serie di esposizioni in Italia e all’estero e di un vivace dibattito. Fappanni presenta questa figura attraverso un lavoro che si rivolge non soltanto agli esperti, ma anche a tutti coloro che desiderano conoscere o approfondire una personalità complessa che nel corso della sua esistenza è stata persino vittima di uno stupro, ma non per questo ha smesso di dipingere; anzi, ha trovato nell’arte il modo per emanciparsi in un contesto storico, quello legato all’epoca barocca, che relegava le donne ai margini del mondo delle Beaux-Arts.

La lettura delle principali opere della pittrice romana si configura, quindi, come un viaggio alla scoperta di un talento assoluto, capace di dare vita ad immagini particolarmente evocative in grado di coinvolgere profondamente.

Dai primi passi nella fiorente bottega del padre, Orazio Lomi Gentileschi, dove ha iniziato a mettere in mostra le sue doti creative cristalline, al doloroso processo per la violenza subita, fino ai soggiorni in Toscana, a Napoli, a Venezia e persino in Inghilterra, Artemisia ha sempre espresso un’arte con caratteri alquanto personali, riuscendo persino a guadagnarsi la fiducia di importanti committenti, grazie anche alla brillante capacità di gestire la diffusione dei suoi quadri.

E seppure i suoi riferimenti principali sono stati, molto probabilmente, l’illustre padre e Caravaggio, peraltro mai imitati pedissequamente, ma anzi presi quasi “a modello” per plasmare il suo stile, ha realizzato una quadreria che si connota per un’ampia gamma di soggetti.

Tant’è vero che la sua produzione spazia agilmente dal sacro al mitologico, passando per la ritrattistica, con particolare attenzione a quelle eroine del passato che sono diventate emblema di libertà, mentale prima ancora che fisica, in cui per certi versi pare di “ritrovare” – com’è stato fatto osservare dalla critica – la stessa Gentileschi che, dunque, è veramente, come indica il sottotitolo di questo volume, “l’artista del tèlos”.

Per informazioni, fappanni71@gmail.com. Sito www.artislineblog.com