Napoli Piacenza Trilogia di un Viaggio
Tra Storia Cultura e Affetti Familiari
Omaggio alla Città Primogenita d’Italia
Giornata dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate
4 Novembre 1918-2025
(Scritto da Antonio Castaldo)

In Italia il 4 novembre ricordiamo la vittoria sull’Impero Austro-Ungarico nella Prima Guerra Mondiale ed il completamento del processo di unificazione risorgimentale. Tale evento bellico, dal 1915 al 1918 è conservato nella memoria storica anche come “Quarta Guerra d’Indipendenza Italiana”.
Questo è un breve reportage giornalistico sul mio viaggio effettuato lo scorso ottobre a Piacenza, “Primogenita” dell’Unità d’Italia “Città Medaglia d’Oro al Valor Militare per le Benemerenze Patriottiche del Risorgimento”.

La “Trilogia Napoli-Piacenza” si compie con la terza visita piacentina, effettuata dal 17 al 23 ottobre 2025, dopo il racconto della prima escursione dell’anno 2022, https://www.joyfreepress.com/2022/03/16/350931-napoli-piacenza-un-viaggio-di-antonio-castaldo/#google_vignette, cui seguiva quello del secondo viaggio del 2024, https://www.joyfreepress.com/2024/03/16/415749-napoli-piacenza-visita-di-affetti-e-di-storia-farnesiana-antonio-castaldo.
La Città di Piacenza, capoluogo di provincia in Emilia Romagna venne fondata dai Romani nel 218 a. C. presso il Fiume Po, in latino Padus, già noto ai tempi dell’antica Grecia col nome H?ridanós come indicato nella originaria “Teogonia greca” di Esiodo del VII secolo a. C. ed oggi in uno dei suoi tratti metropolitani dei complessivi 652 km, dal Piemonte all’Adriatico, si mostrava nell’autunnale stagione piacentina, come nelle immagini, queste e seguenti riprese dal sociologo e giornalista Antonio Castaldo, postate sul web da Giuseppe Pio Di Falco per IESUS, Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali e Associazione “Umanitas Viva” di Napoli, all’indirizzo, https://www.youtube.com/watch?v=HsVuS6GFquA.

È qui che ripararono i Romani dopo la subita sconfitta nella “Battaglia della Trebbia” del 218 a. C. ad opera del condottiero cartaginese Annibale transitante in Gallia Cisalpina nella Seconda Guerra Punica, https://www.youtube.com/watch?v=oiZUliC-ZnU.
Presso i Musei Civici di Palazzo Farnese è possibile ammirare nel dipinto “La Beata Vergine e Cristo intercedenti per la Città di Piacenza” del 1603 di Giovan Battista Trotti detto il Molosso in cui è ritratta per la prima volta la Città di Piacenza, come già documentato nella precedente visita del 2024, https://www.youtube.com/watch?v=VxNIq-TLLAM.

Il centro storico di Piacenza è dominato da Piazza dei Cavalli, con il Palazzo Comunale in stile Gotico Lombardo edificato a partire dal 1281, dove venne ospitato nel 1351 il poeta Francesco Petrarca, il Palazzo
del Governatore della fine del 1700 e la Basilica di San Francesco d’Assisi anch’essa del XIII secolo.
Qui le seicentesche due statue equestri, “I Cavalli del Mochi” sorreggono le distinte maestose figure dei Farnese, Alessandro e Ranuccio I, padre e figlio, Duchi di Parma e Piacenza. Ultima erede dei Farnese fu Elisabetta che tramite il matrimonio con Filippo V di Spagna diede ai Borbone i diritti sui territori farnesiani comprendenti i Ducati di Parma e Piacenza. Il figlio, Carlo di Borbone, ereditando i diritti dei Farnese e dei Medici divenne Re di Napoli nel 1734 e fondatore della dinastia dei Borbone di Napoli.

Piacenza fu la prima città ad esprimersi a favore dell’annessione al Regno di Sardegna con un Plebiscito quasi unanime, del 98% dei votanti, espresso il 1° maggio del 1948 nella Chiesa di San Francesco a pochi passi di Piazza Cavalli. Perciò il Re Carlo Alberto la riconobbe come “Primogenita” dell’avviata Unità d’Italia, https://www.youtube.com/watch?v=thknhaNBR2Y. La visita alla Basilica di San Francesco d’Assisi è stata possibile grazie alla pazienza dell’organista e sagrestana Michela Tori che qui si ringrazia. Ed ecco infine la conclusiva visita al Museo del Risorgimento di Piacenza in Palazzo Farnese, https://www.youtube.com/watch?v=D-zi_C0KPQI.
Le escursioni territoriali piacentine hanno toccato Rivergaro, Bobbio e Grazzano Visconti mentre l’immersione nella dimensione territoriale piacentina popolare c’è stata attraversando i mercatini di Piazza Duomo e di Piazza Cavalli e sostando per una robusta ricreazione alla storica Trattoria da Vittorio gestita da Jimmy ed i suoi capaci collaboratori al Cantone della Camicia.

L’autore del presente report, il sociologo e giornalista Antonio Castaldo, ha dichiarato: «Nel celebrare la Giornata dell’Unità d’Italia e le Forze Armate rivolgo un caloroso saluto alla Primogenita Città di Piacenza ed un affettuoso abbraccio per la calorosa ospitalità dei miei nipoti Alberto e Maria Rosaria Livorno che svolgono attività lavorativa presso la Scuola Pubblica a Piacenza. Rispetto, stima e incoraggiamento va a loro ed ai tanti altri della giovane generazione emigrati entro ed oltre i confini nazionali».
Antonio Castaldo-Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali IESUS


