Il Ministero della Cultura con il Comitato Nazionale Eleonora Duse fa discutere a Cosenza su Duse, d’Annunzio e Arrigo Boito con Pierfranco Bruni e Marilena Cavallo
Eleonora Duse tra un gigante e un interprete del Melodramma. Ovvero la Divina tra Gabriele d’Annunzio e Arrigo Boito. È questo l’incontro a Cosenza con due studiosi e intellettuali profondi del Novecento delle Culture.
Pierfranco Bruni e Marilena Cavallo nella bella città Calabra per discutere del legame e del rapporto della Duse con Arrigo Boito, un librettista che non amava il teatro di poesia, e Gabriele d’Annunzio che ha “costruito” proprio grazie a Eleonora, un teatro della poetica lungo gli anni di fine Ottocento e il primo decennio del secolo successivo.
Da “La figlia di Iorio” alla “Città morta” il teatro si innova e trova nella “Francesca di Rimini” del 1901 un punto di riferimento all’interno di un processo scenico e linguistico fondamentale trovando una Duse che con la sua gestualità e i suoi silenzi applica il superamento del formula teatrale romantica e melodrammatica.
Una discussione a tutto tondo su questioni sceniche, letterarie , liriche ponendo al centro il ruolo del personaggio.
Pierfranco Bruni ha sottolineato: “È necessario dare un senso a una lettura non scontata di Eleonora Duse attraverso sì il suo dato rivoluzionario ma anche grazie ai suoi numerosi incontri con scrittori. Boito e soprattutto d’Annunzio costituisco una chiave di lettura che mette a confronto due modelli d’arte”.
Mentre Marilena Cavallo ha osservato: “Con d’Annunzio Eleonora Duse entra anche nel mondo della scuola. È con il Vate che è possibile discutere di quel teatro che va da Alfieri alla Duse discutendo di Marta Abba e Pirandello”.
Il convegno rientra nelle attività del Ministero della Cultura Comitato Nazionale Celebrazioni del Centenario della morte di Eleonora Duse.
Coordinamento di Francesco Kostner. Introduzione di Walter Pellegrini. Terrazzo Pellegrini, 13 Marzo 2025, ore 17.00.