“La Ripartenza: liberi di pensare”, Pietro Labriola (TIM): l’innovazione frenata dalle regole

Tra gli ospiti dell’evento ideato da Nicola Porro anche l’Amministratore Delegato di TIM Pietro Labriola, intervenuto nell’ambito della tavola rotonda “Innovazione e tradizione” per soffermarsi su alcuni degli ostacoli che frenano l’innovazione in Italia.

Pietro Labriola

Pietro Labriola tra gli ospiti di Nicola Porro

Si è tenuta lo scorso 30 gennaio presso le sale di Palazzo Castiglioni a Milano l’ottava edizione di “La Ripartenza: liberi di pensare”, l’evento ideato da Nicola Porro che riunisce i grandi player italiani per trattare di temi legati all’economia, alla cultura e alla politica. Diverse tavole rotonde e tanti ospiti rappresentativi, tra dirigenti d’azienda, manager, giornalisti e politici. Al centro dei dibattiti temi come l’innovazione, gli investimenti stranieri, l’energia e l’operato del Governo Meloni. Dopo la sessione di lettura irriverente dei giornali e la tavola rotonda “Investimenti stranieri”, ha avuto luogo la tavola rotonda intitolata “Innovazione e tradizione”, a cui hanno preso parte Maria Vittoria Santarelli (Growth Chief of Staff di Eight Sleep), Franco Loro Piana (CEO e founder di Sease), Federico Palazzari (CEO di Nemo Lighting), Luigi Cantamessa (Amministratore Delegato di FS Treni Turistici Italiani e Direttore Generale della Fondazione FS) e Pietro Labriola (Amministratore Delegato di TIM).

L’intervento di Pietro Labriola: regole diverse frenano l’innovazione

Nel suo intervento, l’Amministratore Delegato di TIM Pietro Labriola ha evidenziato come la presenza di regole differenti tra i vari Paesi freni l’innovazione. “Il mercato è un mercato globale e se lavori su un mercato globale non puoi avere delle regole differenti per differenti continenti”, ha dichiarato il manager, sottolineando come in un simile contesto, in cui i modelli di innovazione sono sempre più complessi da prevedere, non sia possibile effettuare una corretta comparazione, con il rischio “di avere degli arbitraggi nei modelli di innovazione”. “La nostra azienda – ha proseguito – ha vincoli e regole imposte in Europa e in Italia e deve competere con soggetti negli USA che non hanno le stesse regole. Sul fronte consumer servono stesse regole per tutti mentre lato aziende è necessario creare sistemi di data center in cui le chiavi di crittografia siano in mano ad attori nazionali”. Portando l’esempio del nuovo Presidente degli Stati Uniti che in una sola settimana è riuscito a cambiare lo scenario americano attraverso l’emanazione di ben 70 norme, Pietro Labriola ha infine proposto uno spunto di riflessione: “Trump ha tolto tutti i vincoli allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale, è giusto o sbagliato da un punto di vista etico? Non voglio entrare nel merito, ma se voi foste un’azienda e dovete investire i vostri capitali per l’innovazione, dove lo fate?”.