A gennaio l’economia americana ha creato meno posti di lavoro del previsto, anche se ci si aspettava comunque un calo rispetto al dato di dicembre. Tuttavia, il report non cambia gli scenari in modo sostanziale, con il mercato che continua ad aspettarsi una FED più attendista sul fronte dei tassi di interesse.
Il report sul lavoro USA
Il settore non agricolo ha aggiunto 143 mila posti di lavoro (non-farm payrolls) a gennaio, rispetto ai 307 mila di dicembre (dato rivisto da 256 mila). Considerando l’intero 2024, l’occupazione è aumentata di 1,99 milioni, con una media di 166k posti di lavoro al mese, inferiore a 2,2 milioni o un guadagno mensile medio di 186k ??inizialmente riportato.
NB. Se sei interessato a fare investimenti sulle valute attento alle possibili truffe Forex di siti non autorizzati.
Disoccupazione e paga oraria
Un altro dato fornito dal BLS (Bureau of Labour Statistics) è quello sulla disoccupazione, che è risultato inferiore alle attese del mercato. Il tasso di disoccupazione è sceso al 4,0% nel mese di gennaio, segnando il livello più basso da maggio. Il mercato si aspettava un valore leggermente superiore, al 4,1%. Il numero di individui disoccupati è diminuito di 37.000, mentre l’occupazione è aumentata di 2.234. Il tasso di partecipazione della forza lavoro è salito al 62,6%.
Grande interesse c’era poi per la retribuzione media oraria, un dato molto osservato dalla FED in quanto indica lo stato di salute del mercato del lavoro e le pressioni inflazionistiche. C’è stato un aumento dello 0,5% su mese e del 4,1% su anno, più delle aspettative.
La reazione del mercato
Questo rapporto sul mercato del lavoro a stelle e strisce non ha cambiato molto le prospettive riguardo alle prossime mosse della FED. Gli operatori si aspettano ancora che la banca centrale USA manterrà un approccio molto cauto sui tagli dei tassi, che potrebbero essere soltanto due nel 2025.
Questo incide sull’andamento del dollaro, che sta per chiudere la settimana con un calo, formando una candela spinning top trading. Il Dollar Index infatti resta sotto 1,08, mentre il cambio EURUSD si avvicina a 1,04.
L’attenzione degli investitori si sposta adesso sui report CPI e PPI della prossima settimana, che forniranno ulteriori informazioni sulle tendenze dell’inflazione.