Governi europei: accuse reciproche e sospetti a causa del gas russo

I membri della UE sono riusciti faticosamente ad approvare l’ennesimo pacchetto di sanzioni, ma ciò non significa che abbiano appianato le divergenze in ambito energetico. Anzi, più si aggrava la crisi del gas, più sale la tensione fra alcuni governi.

La Germania compra ancora il gas russo

Sebbene lo neghi in maniera ambigua, Berlino continua a comprare combustibile russo. Lo fa con la compagna parastatale Sefe, la quale acquista GNL di provenienza siberiana in quantitativi sei volte maggiori rispetto al 2023. E se ci sono sospetti di acquisto di gas russo, può sempre dire di non poter stabilire esattamente l’origine, una volta che il combustibile arriva in Europa. Viene ad esempio classificato come “belga” quando il tanker attracca a un porto del Belgio.

Ungheria arrabbiata con l’Ucraina

Vi è poi il caso dell’Ungheria, che vorrebbe serenamente comprare energia dalla Russia, ma oggi le viene impedito dalla chiusura dei gasdotti stabilita da Zelensky. La questione continua a generare polemiche: Orban accusa Kiev di gettare sulle spalle degli ungheresi il costo della loro guerra, senza nemmeno mostrare gratitudine o spirito di collaborazione per gli aiuti ricevuti dall’Europa finora. Il premier ungherese si è convinto a dare l’assenso alle ennesime sanzioni solamente dopo la rassicurazione della Commissione Europea di parlare col governo ucraino a proposito del transito di gas dalle loro condutture.

Sul Nord Stream litigano Polonia e Germania

La grande infrastruttura chiamata Nord Stream, costruita da russi e tedeschi e danneggiata gravemente tre anni fa, è ancora al centro dell’attenzione. Ne ha parlato il presidente polacco, il quale ha chiesto di non ripararla e lasciarla com’è. Altrimenti, dice, Berlino potrebbe avere la tentazione di rimetterla in funzione e ricominciare a ricevere gas da Mosca, in modo da ridare forza alla propria economia. Sono affermazioni pesanti, al limite dell’ingerenza. Ma le autorità tedesche si lamentano della poca cooperazione avuta dai colleghi polacchi per le indagini sul sabotaggio del gasdotto. E ci sono sospetti sulla complicità di Varsavia in merito. Fonte: https://strumentipolitici.it/i-paesi-europei-litigano-per-il-gas-russo-con-addosso-sempre-la-pressione-degli-usa/