“Mutazioni e Contaminazioni” – Mostra SINFONIE di Manuela Manes @ Manifiesto Blanco

“Mutazioni e Contaminazioni”

di Massimiliano Bisazza

 

 

La vera vita è vissuta quando succedono piccoli cambiamenti

(Lev Tolstoj)

 

La prima volta che ho osservato le opere di Manuela Manes e ne ho parlato con lei ho percepito un profondo bisogno di cambiamenti vitali.

La sua sensibilità artistica la porta a continue mutazioni, piccole e grandi, che si intersecano tra loro e si influenzano costantemente. Il cambiamento come necessità spontanea, come alimento della linfa vitale che genera continue contaminazioni nel suo fare arte.

Dipingere è una necessità espressiva che ha una potente forza tautologica, in quanto rafforza i suoi contenuti espressivi tramite il colore materico e la gestualità; e una forza taumaturgica, cioè da intendersi curativa. Per l’anima.

Lo stile dei lavori artistici di Manuela Manes guarda sicuramente ai grandi Maestri dell’Action Painting americana, la gestualità è impetuosa e giunge dalla propria vibrazione emotiva. L’astrazione con tutte le sue declinazioni e inserti Dada fanno sicuramente capolino su svariate tele.

Se i lavori del passato, racchiusi nella mostra “Impronte”, nascevano da un viaggio interiore, di introspezione, la mostra attuale, che raccoglie le opere dell’ultimo quinquennio, è espressione di quella relazione, connessione che nasce dagli incontri con le persone e con ogni forma d’arte, (musica, arti visive e letterarie e non solo) che hanno ispirato l’artista, hanno contaminato, appunto, il suo mondo. Nasce “Sinfonie” che è, dunque, la genesi di questa esposizione personale.

Osservare le tele è come ascoltare una dolce melodia, leggere un romanzo che ci emoziona, osservare le pennellate che hanno saputo infondere alla tela l’anima dell’artista nel suo complesso divenire, avvalorando così quanto scriveva T.S. Eliot, “ogni momento è un nuovo inizio”. Trovo che non ci sia nulla di più veritiero nelle sue parole.

Le tele sono volutamente e decisamente materiche, laddove la “contaminazione” è insita anche nella scelta dei materiali: colori acrilici, smalti, resine, cemento, gesso, sabbia, juta e materiali di recupero.

L’artista opta per una gamma cromatica molto accesa, non mancando di ricercare l’armonia attraverso i contrasti dei pigmenti. In tal senso si è confermata quella profonda complicità tra il colore e l’espressione delle emozioni che è scaturita, grazie all’ausilio della pura materia, nel racconto palpabile di storie e di aneddoti personali, sentimenti, incontri e tanto di più.

In alcuni dei suoi lavori passati (come nella serie “Contrasti” del 2017/2019), Manuela Manes lascia potentemente intravedere quei contrasti cromatici – lavorati contemporaneamente -, con una presenza massiva dei colori primari, dove il campo è libero per la convivenza di gestualità, istinto, tecnica ed armonia. In questo capitolo vivono potenti ossimori, come per esempio il graffio e la carezza, l’amore e il disamore, la spiritualità e la passione.

La mostra si dipana in 3 filoni fondamentali. Per usare le parole dell’artista, si tratta di ciò che definisce come “l’incontro tra gli opposti in una sorta di improvvisazione densa di allegria; sono quadri saturi di energia che nascono da un dialogo vivo tra forze in apparente contraddizione”.

“Reazioni”, che rappresenta l’“Interludio Soul” di questo percorso musicale (2020-2022), nasce nel periodo della pandemia. Sono i racconti, le narrazioni dell’isolamento che affiorano come reazione al forzato e complicato periodo della solitudine. La matericità, le sabbie e il dripping utilizzati in queste tele ci mostrano una volontà di vita e di espressione che dal disagio sa tramutarsi in invito all’ottimismo, alla speranza.

Riusciamo ad immaginare forme che ci riportano alla natura, con soggetti anche floreali (fase oggettiva e fisica) e anche al sentimento (fase soggettiva ed impalpabile fisicamente), scomposte sapientemente con astrazioni e bilanciamenti bi-univoci del colore.

La voglia di trasmetterci il senso della resilienza, l’immaginazione di nuove e future prospettive dominano nell’animo della pittrice che ce ne fa dono sempre con l’ausilio potente del colore (come esempio ad hoc direi che l’opera “Over the rainbow” è rappresentativa).

Osservando le opere dell’artista ci sentiamo indotti a una sorta di necessità tattile, chinestetica, il desiderio di toccare le parti materiche diventa intenso e appassionato. Il colore è sempre inteso come qualità intrinseca della materia, parte della sintassi espressiva propria ed esclusiva del pigmento materico usato.

In “Four Seasons one love – Rock Ballad”, ci viene narrata una storia d’amore che ha un’emivita di quattro stagioni circa (il tema delle stagioni torna nella poetica dell’artista Manes, è palpabile nella tela “Fall”, ad esempio). Quattro grandi lavori che hanno il compito di farci delle domande su cosa sia l’amore, di cui in galleria è esposta solo l’opera “FALL in love”.

Ognuno avrà quindi modo di identificarsi seguendo le strade del suo cuore. Una poetica che tocca tutti da vicino: chi non ha vissuto un amore profondo, che abbia generato gioia o sofferenza? Ognuno l’ha gestita in modo molto personale e intimo. L’artista chiede un confronto, un dialogo con l’osservatore, che va ben oltre la superficie, che è intriso di quella privatezza e di quei segreti che la rendono unica.

Infine, nel capitolo “Assolo – Bossa Vibes”, emergono i nuovi lavori del 2023/2024, dove ognuno dei colori scelti vive un momento da protagonista assoluto. L’artista spiega il suo procedere artistico dicendoci: “Tutti custodiamo dentro il cuore un’infinità di sfumature, armocromie e chiaroscuri che ci accompagnano mentre i nostri passi percorrono vecchie e nuove strade… Oggi voglio sceglierne uno, una rotta precisa che mi allontani dalle tentazioni. Ed è così che è nata Assólo, una nuova serie di opere che ancora una volta si nutre di suggestioni rubate alla musica”. Hic et nunc l’azzurro è il colore guida, che predomina nell’estate emotiva dell’artista “capace di immergere le sensazioni nelle note morbide di una musica lontana” e che sarà l’artefice nella generazione di nuovi ricordi, nuove vie, nuovi percorsi di vita pieni di sentimenti e di propositi luminosi.

L’operare artistico di Manuela Manes oggi è più che mai ricco di quei piccoli incantesimi, di quelle connessioni che necessitano di un coinvolgimento personale di chi osserva le sue tele e di un senso di letizia e di voglia di vita compartecipative; e che, nonostante il buio periodo storico in cui ci troviamo, ci permettono ancora di sognare, di sperare.

E’ mio desiderio chiudere questo mio testo con una nota affermazione che trovo sia il giusto epilogo e che ci permette di guardare al divenire con maggiore fiducia. Il cambiamento è solo nelle nostre mani, nella nostra profonda determinazione; e il percorso che Manuela Manes ci propone in questa mostra ne è un esempio coraggioso.

 

“La vita appartiene ai viventi, e chi vive deve essere preparato ai cambiamenti”

(Johann Wolfgang von Goethe)

 

MANUELA MANES –   SINFONIE                                                     

 in mostra dal 28 febbraio al 29 marzo 2025 da martedì a sabato h. 16 – 19

 VERNISSAGE giovedì 27 febbraio 2025 h. 18:30

Ingresso libero