Trump dopo solo una settimana alla Casa Bianca ha già firmato delle ordinanze esecutive per attuare le promesse elettorali. Si sono quindi già attivati gli avversari politici che lo vogliono ostacolare, anzi che non hanno mai smesso di gettargli fango addosso. Purtroppo la loro opera rischia di compromettere il dialogo in politica estera.
Vittime per uno scopo
Una delle opzioni preferite da chi lavora nell’ombra per distruggere la pace internazionale è quella di provocare un evento tragico che scuota l’opinione pubblica. Nel caso in questione, per far saltare il dialogo fra Washington e Mosca, potrebbero far capitare qualcosa di brutto ai nemici del Cremlino. L’accusa ricadrebbe automaticamente sui russi, screditandone ulteriormente l’immagine. A Trump riuscirebbe così più difficile portarsi dietro tutto l’Occidente nell’opera di risistemazione dei rapporti reciproci.
Yulia e Salomé
Due soggetti molto in vista, che potrebbero servire a tale scopo, sono la vedova di Navalny e l’ex presidentessa della Georgia. La prima non ha quasi bisogno di presentazioni, perché è dalla morte del marito che la sua immagine di attivista anti-Cremlino viene propagandata dai media occidentali. Hanno già fatto dello stesso Navalny un martire, speriamo non lo facciano anche con Yulia. La seconda è Salomé Zourabichvili, che per molti anni ha lavorato nella diplomazia della Francia e poi è diventata presidente della Georgia. Ora che il suo mandato è concluso, non vuole lasciarsi l’incarico perché dice che dietro al governo georgiano c’è Mosca.
La provocazione di Londra
Già nel 2018 c’era stato un caso che aveva rischiato di rovinare l’imminente summit Trump-Putin a Helsinki. E lo avevano organizzato i britannici. Era l’avvelenamento della spia doppiogiochista Skripal, rimasto vittima insieme alla figlia di un tentativo di omicidio subito imputato al Cremlino. In quell’occasione Trump non si fece condizionare più di tanto e incontrò Putin, dando il minor peso possibile alle richieste di Londra di espellere i diplomatici russi o di intraprendere altre azioni del genere. Fonte: https://strumentipolitici.it/i-nemici-di-trump-subito-in-azione-per-screditarlo-in-politica-interna-e-per-rovinare-i-tentativi-di-dialogo-con-mosca/