L’Unione Europea è arrivata a dicembre al suo quindicesimo pacchetto di sanzioni anti-russe. Pure Biden è riuscito nei giorni scorsi a lanciare le ultime limitazioni alle risorse energetiche russe prima di terminare il suo mandato. Eppure non basta ancora a bloccare o almeno a rallentare la macchina da guerra del Cremlino né tanto meno l’economia russa. Mosca infatti aveva già pronte delle alternative.
Cina al posto dell’Europa
Il giornale finanziario americano Bloomberg spiega quali sono gli assi nella manica di Mosca e illustra l’ottimismo di Putin nella possibilità di mantenere quasi intatto il lavoro del colosso nazionale Gazprom. L’alternativa principale per le esportazioni energetiche russe è Pechino. La Cina infatti sta sostituendo la UE come mercato di sbocco: nel 2024 ha acquistato 31 miliardi di metri cubi di gas e quest’anno forse ne riceverà 38. E nel frattempo Mosca potrebbe anche aumentare le esportazioni di gas naturale liquefatto (GNL), meno soggetto a sanzioni rispetto agli tipi di combustibile.
Asia Centrale e un po’ di Europa
Una porzione di gas sarà inviata sempre a oriente, ma verso due ex Repubbliche sovietiche dell’Asia centrale, cioè Kazakistan e Uzbekistan. Allo scopo sono utilizzabili i gasdotti dell’era sovietica, che magari andranno potenziati. E c’è un altro gasdotto cruciale che pompa il gas dalla Siberia al Mediterraneo ed è il TurkStream, che passa sotto il Mar Nero. Da esso si rifornisce l’Ungheria e potrà servire a turchi per smistare il proprio gas ad altri. In questo modo la Russia potrebbe ammortizzare forse la metà dei volumi oggi bloccati da Zelensky, che ha chiuso le condutture ucraine.
Danneggiati gli europei
Per i cittadini europei i prezzi dell’elettricità intanto continuano a salire. Il gas che i loro governi (sotto l’egida di Bruxelles) non potranno più acquistare dalla Siberia per motivazioni politiche lo dovranno prendere per motivazioni pratiche sotto un’altra forma, quella del GNL. Dunque Mosca ci guadagna lo stesso, sebbene meno di prima. Ma gli europei spenderanno più di prima, che il gas americano che Washington ci concede amichevolmente di comprare costa molto di più di quello russo. FONTE: https://strumentipolitici.it/ancora-sanzioni-euroamericane-ma-la-russia-ha-delle-alternative-lo-ammettono-gli-esperti-occidentali/