Acquisti sull’oro per la terza settimana consecutiva

Il 2025 è cominciato all’insegna degli acquisti sull’oro. Il lingotto ha concretizzato così la terza settimana consecutiva di guadagni, grazie soprattutto al clima di incertezza riguardo alle future politiche che intende adottare Donald Trump.

Il nuovo prezzo dopo gli acquisti

fondere oroDopo la seduta di venerdì 17 gennaio, un’oncia di oro era scambiata a 2740 dollari circa, ma il prezzo del metallo pregiato si era spinto anche più in alto, prima che gli investitori facessero scattare le prese di profitto dopo i copiosi acquisti dei giorni precedenti, e dopo la ripresa del dollaro statunitense. Ma comunque l’ADX indicatore trading continua a evidenziare una grossa pressione dei rialzisti.

Le aspettative sulla FED

Il principale driver che sta guidando gli acquisti su loro riguarda l’aspettativa sui tagli dei tassi di interesse da parte della Federal reserve. Dopo l’ultimo report riguardo all’inflazione statunitense, più debole del previsto, è cresciuta l’aspettativa che la Banca Centrale statunitense potrebbe intervenire in maniera più forte sul costo del denaro rispetto a quanto previsto in precedenza.
Il mercato sta scontando due tagli dei tassi di interesse nel corso del 2025, ma c’è la possibilità che ci sia un intervento più robusto se l’andamento dell’economia lo consentirà.

Il fattore Trump

In tale ottica diventa cruciale soprattutto il ruolo della politica economica che intende adottare Donald Trump. Il 20 gennaio l’imprenditore resterà giuramento e si insedierà ufficialmente nella carica, e l’interesse da parte degli investitori riguarda soprattutto il tema delle tariffe commerciali.

Se Trump adotterà una politica molto aggressiva nei confronti dei propri partner commerciali, allora potrebbe innescarsi una nuova fiammata dell’inflazione oltre che una vera e propria guerra commerciale. Le conseguenti tensioni creerebbero un terreno fertile per ulteriori acquisti sull’oro, al punto che alcuni analisti che si occupano di opzioni binarie Italia ritengono possibile un taglio della soglia dei 3000 dollari per un oncia nei prossimi mesi.

Gli acquisti delle banche centrali

Un altro aspetto importante riguarda l’atteggiamento delle banche centrali di tutto il mondo, che da tempo ormai si stanno dedicando all’acquisto di lingotti che si accumulano costantemente nei loro forzieri. La Cina si è distinta in particolar modo per i suoi acquisti, Ma negli ultimi trimestri sono stati paesi emergenti quelli più attivi sotto questo punti di vista.