Le indiscrezioni sul progetto dazi di Donald Trump innervosiscono i mercati azionari, che chiudono con un bilancio negativo in Europa. Fa eccezione però Piazza Affari). Secondo la Cnn, il nuovo presidente sta valutando la possibilità di decretare un’emergenza economica nazionale per giustificare l’imposizione di una vasta gamma di dazi universali su alleati e avversari.
Facciamo un bilancio
A Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in progresso dello 0,49% a 35.108,74 punti. Sulla stessa linea, lieve aumento per il FTSE Italia All-Share, che si porta a 37.296 punti. Negativo il FTSE Italia Mid Cap (-0,97%); come pure, variazioni negative per il FTSE Italia Star (-0,82%).
L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in ribasso dello 0,3%. Calano Parigi -0,49%, il Ger 40 DAX indice di Francoforte -0,11%, Amsterdam -0,55%, Madrid -0,09%. È piatta Londra.
Com’è andata a Milano
Il controvalore degli scambi nella seduta dell’8/01/2025 a Piazza Affari è stato pari a 3,07 miliardi di euro, con un incremento di ben 588,9 milioni di euro, pari al 23,71%, rispetto ai precedenti 2,48 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,59 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,6 miliardi.
I singoli titoli
A Piazza Affari brilla Leonardo, +4,08% grazie a Trump, che ha nuovamente chiesto ai paesi alleati della Nato di alzare la spesa militare.
La notizia che Banca Ifis (+2,43%) ha lanciato un’opas su Illimity Bank (+10,63%) rende vivace il settore bancario, dove viaggiano bene anche Banca Mediolanum, +3,5%, Unicredit (+2,41%) e Bper (+3,15%, l’azionista Unipol +2,09%). Rimbalza Buzzi, +2,51%.
I realizzi e la debolezza del settore tech a stelle e strisce (sotto pressione per i maxi rendimenti dei titoli di Stato) fiacca Stm -4,38%. Male Stellantis, -2,64%.
In discesa anche Amplifon -1,65% e Nexi -1,95% e Interpump -1,72%.
Gli altri mercati
Gli effetti delle possibili politiche trumpiane si sono visti invece sul mercato valutario, dove il renminbi cinese scende ai minimi da 16 mesi contro il dollaro, mentre l’euro vede il cambio sotto la soglia di 1,03. Molti ne hanno approfittato nella loro strategia forex intraday trading.
Cala il petrolio, con i future di Brent e Wti che cedono l’1% circa. Lieve aumento per l’oro, che mostra un rialzo dello 0,69%.
Il Btp decennale benchmark in chiusura è indicato al 3,68% contro il 2,52% dell’omologo tedesco, per uno spread in leggero allargamento a 116 punti base.