Un progetto per abbattere lo stigma della non maternità: Pola.Child di Mìcol Mei

Il progetto fotografico Pola.Child di Mìcol Mei è un viaggio nelle profondità della femminilità e della scelta personale, raccontato attraverso una serie di dodici polaroid uniche che esplorano la non maternità non come una mancanza, ma come un’espressione di libertà e autonomia.

Con questa nuova serie, Mei amplia e approfondisce il dialogo sociale e artistico già avviato con il suo precedente lavoro, Pola.M, in cui ribaltava il concetto di perfezione, trasformando il fallimento in una chiave di svolta esistenziale.

Ora, con Pola.Child, Mei si confronta con la questione, per molti ancora controversa, della scelta consapevole di non diventare madre, sfidando stereotipi e pregiudizi che per lungo tempo hanno definito e spesso limitato il ruolo della donna nella società.

Pola.Child(free): un percorso di autodeterminazione e sfida agli stereotipi

Mìcol Mei, autrice anche del romanzo Richiamo del dirupo pubblicato da Miraggi Edizioni, ha costruito la sua carriera artistica su una forte spinta alla ricerca di autenticità, spesso in contrasto con le convenzioni e le aspettative sociali.

Pola.Child nasce proprio dall’esigenza di rompere gli schemi, offrendo una rappresentazione alternativa e complessa della femminilità. Le dodici polaroid di questa serie affrontano in modo diretto e viscerale la tematica della non maternità come scelta autodeterminata e legittima, elevandola a espressione di individualità e libertà.

Tra le fotografie della serie troviamo titoli simbolici come “Child-Free,” “Blessed Be,” “Vehiculum,” e “Medusa,” che catturano momenti e riflessioni di un percorso intimo, esistenziale e coraggioso. L’uso della polaroid, un mezzo fotografico che restituisce un’immagine immediata, diretta e irripetibile, si sposa perfettamente con il messaggio del progetto. Ogni immagine diventa così un tassello unico e insostituibile di un mosaico più grande, rappresentante una rivendicazione di spazio e voce per chi sceglie di non seguire percorsi tradizionali.