Costo del denaro, la Banca della Svizzera taglia ancora

Nuova mossa accomodante della BNS, l’istituto centrale della Svizzera. Per la terza riunione consecutiva infatti ha scelto di abbassare il costo del denaro, sempre di 25 punti base, portandolo così all’1%.

La scelta svizzera sul costo del denaro

lavorare-in-svizzeraLa mossa era ampiamente attesa dal mercato (anche se alcuni investitori si aspettavano un taglio anche maggiore, di 50 punti base), e porta il nuovo livello del costo del denaro al più basso dal 2023.
La decisione dell’istituto centrale è motivata dal forte calo dell’inflazione, che ad agosto è scesa all’1,1%, provocata anche dal contemporaneo apprezzamento del Franco. Negli ultimi 5 mesi infatti la valuta elvetica è riuscita a guadagnare circa l’8% rispetto al dollaro statunitense.

Previsioni economiche

La banca centrale ha peraltro avvertito che potrebbe fare ulteriori interventi in futuro, per via del fatto che le previsioni riguardo all’inflazione futura sono state riviste al ribasso. Gli indicatori leading della banca centrale prevedono per il 2024 un’inflazione all’1,2%, contro l’1,3% stimato in precedenza, e sono state tagliate anche le stime riguardo al 2025 (0,6% contro 1,1%) e 2026 (0,7% contro 1%).
Le previsioni di crescita del Pil si mantengono invece attorno all’1% nel 2024 e all’1,5% nel 2025.

Il mercato

Il cambio USDCHF è sceso infatti sotto 0,84, e malgrado il taglio del costo del denaro della BNS, anche oggi marcia in discesa (e molti investitori stanno facendo heikin ashi scalping intraday). Il rapporto tra le due valute si sta nuovamente avvicinando ai massimi degli ultimi dodici anni che furono toccati a dicembre dello scorso anno. Principalmente ciò sta accadendo per la fase di debolezza che attraversa il dollaro, dopo la mossa della Fed che ha tagliato i tassi di interesse di mezzo punto percentuale.

Anche per questo i policy makers elvetici non escludono peraltro interventi sul mercato dei cambi, per arginare la corsa del franco svizzero. Tuttavia, riguardo alle prossime mosse della BNS, gli operatori di mercato sono divisi tra coloro che ritengono possibile un altro taglio dei tassi a dicembre, e quelli che ipotizzano che li manterrà i tassi stabili.