Integratori alimentari con potere antiossidante: cosa sono

In natura esistono moltissime specie vegetali da cui è possibile estrarre direttamente o indirettamente, molecole in grado di fornire un’azione antiossidante.

Tale azione è di estrema importanza per lo stato di salute e di benessere dell’organismo che trae vantaggio da un’alimentazione sana e ben equilibrata. Nel caso in cui una dieta alimentare bilanciata non dovesse essere sufficiente, può senz’altro venire in aiuto il consumo di integratori alimentari antiossidanti.

Prima di addentrarci nel merito della trattazione, cerchiamo di comprendere più nel dettaglio cosa si intende con l’espressione “antiossidante” e in che modo ciò si relaziona alla saluteintegratori alimentari energizzanti dell’organismo.

Accostando l’aggettivo “antiossidante” al termine molecola, ci si riferisce a quella particolare molecola in grado di contrastare il processo ossidativo di altre particelle. All’interno dell’organismo infatti, si verificano costantemente reazioni di ossidazione tramite le quali, gli agenti ossidanti ricevono elettroni da altre sostanze.

Per farla semplice, reazioni di questo tipo si verificano ad esempio, in relazione a quei processi chimici che sono a loro volta collegati al metabolismo. Al termine di queste reazioni, possono originarsi molecole molto instabili, i cosiddetti radicali liberi, che proprio a causa della instabilità che li contraddistingue,  tendono ad equilibrarsi sottraendo uno o più elettroni da altre molecole.

Queste a loro volta diventano radicali liberi, innescando un circolo vizioso che in assenza di controllo, può portare a danni cellulari. L’organismo possiede chiaramente, un vero e proprio sistema difensivo che va a regolare tale processo, al fine di evitare un eccesso di radicali liberi che possano comportare danni alle strutture cellulari.

Si tratta di difese provenienti dall’azione di complessi enzimatici endogeni, -quindi già presenti nell’organismo-, e da sostanze esogene quali ad esempio le vitamine A, C ed E, da introdurre tramite l’alimentazione.

Alla luce di questo è facilmente comprensibile perché sia importante garantire al proprio organismo, un numero adeguato di agenti antiossidanti. Non sempre ciò è raggiungibile per mezzo della sola alimentazione: nei fatti talvolta si rende necessario integrarla, con il consumo di un integratore alimentare antiossidante che possa supportare l’apporto di sostanze atte allo scopo.

Quando si rende utile l’uso di integratori

A questo punto può essere interessante capire quali siano i casi in cui risulti davvero utile, se non necessario, assumere un integratore alimentare.

Innanzitutto va chiarito che in condizioni normali l’azione dei radicali liberi è estremamente importante: essi infatti partecipano attivamente alla trasmissione dei segnali tra le cellule e al mantenimento delle caratteristiche vitali dell’organismo in risposta alle variazioni dell’ambiente esterno, per mezzo di meccanismi di autoregolazione.

Tuttavia può accadere che l’organismo produca un eccesso di radicali liberi, magari in conseguenza di un incremento dell’attività metabolica o in risposta a mutati fattori esterni come l’esposizione a raggi ultravioletti, agenti chimici ed inquinamento atmosferico.

Purtroppo la naturale conseguenza di un numero sempre più crescente di radicali liberi, è l’insorgenza di danni cellulari causa di disturbi cardiovascolari, invecchiamento cellulare, stress ossidativo e problematiche dalla gravità via via più crescente, come la predisposizione per le malattie neurodegenerative quali ad esempio l’Alzheimer e il Parkinson.

L’uso di integratori alimentari antiossidanti, si rende quindi necessario nel caso in cui dovessero venire a modificarsi le normali condizioni in cui opera il proprio organismo, con particolare attenzione per i fattori endogeni che ne mettono maggiormente a rischio la salute.

Quali sono le sostanze ad alto potere antiossidante

Le sostanze maggiormente contenute all’interno di integratori antiossidanti sono:

  • Acido ascorbico (vitamina C)
  • Acido lipoico;
  • Carotenoidi (come alfa e beta-carotene, licopone, luteina, astaxantina e i precursori della vitamina A);
  • Coenzima Q10;
  • Curcuma;
  • Polifenoli (come catechine, epigallocatechine epicatechine, resveratrolo, quercetina, esperidina, naringenina, daidzeina, genisteina, gliciteina ed antocianine);
  • Glutatione;
  • Melatonina;
  • N-Acetilcisteina;
  • Selenio;
  • Tocotrienoli e Tocoferoli (Vitamina E).

Si tratta di sostanze che combinandosi con i radicali liberi, intervengono sulla loro reattività riducendola. Dai processi chimici consequenziali, si producono quindi molecole di gran lunga meno impattanti e pericolose, poiché facilmente eliminabili dal corpo.

Linee guida per verificare l’efficacia degli integratori antiossidanti

La presenza all’interno degli integratori, delle sostanze sopraelencate non è sufficiente a garantirne l’efficacia.

Occorre infatti valutare questo aspetto, sulla base dei parametri dettagliatamente affrontati di seguito:

  1. È necessario che l’integratore contenga un quantitativo di sostanze antiossidanti che possa concretamente portare agli effetti benefici sponsorizzati. Spesso infatti alcuni prodotti vengono pubblicizzati millantandone caratteristiche che nella sostanza, non possiedono. La cosa più giusta da fare è controllare l’etichetta del prodotto che si intende acquistare, leggerne bene gli ingredienti e fare gli opportuni confronti con integratori analoghi e/o con i prodotti  suggeriti da persone competenti in materia;
  2. È necessario che l’integratore contenga sostanze antiossidanti dall’azione sinergica e complementare. Poiché esistono numerosissimi tipi di radicali liberi, occorre infatti scegliere un prodotto che contenga una vasta gamma di agenti antiossidanti in modo tale da poter contrastare l’azione di un numero maggiore di radicali liberi. È bene ricordare che un’alimentazione sana e bilanciata, resta in assoluto la prima buona abitudine da introdurre, per migliorare il proprio stile di vita;
  3. Nell’eventualità che l’integratore contenga sostanze di natura vegetale, queste dovranno essere specificatamente introdotte tramite processi produttivi standardizzati in laboratorio, al fine di mantenerne inalterati i principi attivi anche in relazione alla percentuale di estratto vegetale per prodotto ;
  4. È necessario che l’integratore alimentare sia formulato e concepito in modo tale da subire la minor perdita possibile di potere antiossidante, durante le fasi di produzione e confezionamento. Ciò si esplica nella scelta di tecnologie produttive che restituiscono il prodotto nel formato che meglio ne preservi le caratteristiche organolettiche e funzionali, sia in fase produttiva che in quella relativa alla distribuzione sul mercato;
  5. A parità di caratteristiche e principi attivi, non esiste un integratore universalmente definibile migliore di un altro, poiché ogni prodotto risponde alle esigenze del singolo così come ogni individuo registra degli effetti benefici del tutto personali e soggettivi. Alla luce di questa considerazione, determinare quale sia il prodotto migliore da scegliere, risulta essere senz’altro una faccenda molto personale. Il suggerimento pertanto, è di testare l’efficacia di alcuni integratori “in prima persona”.

A fronte di perplessità o dubbi legati al consumo di integratori alimentari, il consiglio è quello di rivolgersi al proprio medico di fiducia.