Selemark: la normativa ATEX

Selemark

Selemark, azienda specializzata nella fornitura di strumentazioni e componenti per il controllo di processo industriale, spiega in cosa consiste la normativa ATEX, un insieme di norme che regolano i prodotti, gli impianti e i macchinari impiegati in ambienti ad alto rischio esplosione.

Milano, giugno 2023 – In numerosi ambienti industriali, il rischio di esplosione causato dalla presenza di gas, vapori e liquidi infiammabili non solo è concreto, ma è anche piuttosto elevato. Per questo è necessario che i prodotti utilizzati, così come i macchinari e gli impianti presenti in questi luoghi rispettino determinati requisiti di sicurezza e ricevano una certificazione specifica che ne attesti la conformità.

Con questo obiettivo l’Unione Europea ha promulgato le normative ATEX, acronimo di ATmosphére EXplosibles, che classificano per livello di pericolosità gli ambienti ad alto rischio esplosione e stabiliscono sia i requisiti di sicurezza sia le regole di utilizzo per i prodotti e i macchinari impiegati in zone potenzialmente esplosive, con l’obiettivo di assicurare l’incolumità degli operatori e la sicurezza dei luoghi. Il termine ATEX, infatti, identifica anche la direttiva 99/92 CE (conosciuta anche come ATEX 153) e la direttiva 2014/34/UE, nota come ATEX 114. 

Nello specifico, la direttiva ATEX 2014/34/UE viene applicata ai prodotti impiegati in atmosfere a rischio di esplosione che sono in commercio dal 20 aprile 2016 e stabilisce per questi l’obbligo di conformità ai requisiti di sicurezza previsti dalla direttiva. 

La direttiva ATEX 99/92/CE definisce invece i requisiti di sicurezza e salute dei luoghi di lavoro che vedono la presenza di atmosfere potenzialmente esplosive. Questa direttiva prevede inoltre una classificazione ATEX delle zone degli ambienti di lavoro sulla base del rischio di esplosione. Ciò significa che nell’ambito di uno stesso impianto industriale ci possono essere aree più esposte al rischio di esplosione rispetto ad altre. La zona 0, per esempio, è la più pericolosa e indica un’area in cui è presente, sempre o comunque per lunghi periodi, un’atmosfera esplosiva con gas, vapori, liquidi e polveri infiammabili. La zona 2, invece, è un’area in cui la probabilità di esplosione è estremamente bassa e di conseguenza risulta più sicura per mezzi, attrezzature e lavoratori. 

Le normative ATEX sono particolarmente importanti per aziende come Selemark, una delle realtà di riferimento – in Lombardia e non solo – per la distribuzione di strumentazioni e componenti per il controllo di processo industriale. Nello specifico, Selemark propone dispositivi come misuratori di portata, elettrovalvole, trasmettitori di livello, di pressione e di temperatura utili al controllo, in modo che i processi di produzione industriale garantiscano la sicurezza opportuna. Va da sé che per il team di Selemark e per tutte le aziende che operano nel medesimo settore le direttive ATEX rivestano un ruolo fondamentale per garantire la sicurezza dei prodotti commercializzati e destinati ad impianti ad alto rischio esplosioni. Infatti, i dispositivi di automazione devono garantire un funzionamento sicuro in atmosfere pericolose ed esplosive.

Come sottolineano gli esperti di Selemark, le direttive ATEX stabiliscono regole e principi di utilizzo dei prodotti, allo scopo di garantire la sicurezza di impianti, attrezzature, mezzi ma anche degli operatori preposti; per questo motivo la certificazione ATEX è indispensabile in tutti gli impianti che operano all’interno della UE per attestare la conformità dei prodotti utilizzati in contesti a rischio esplosione, come gli impianti industriali in cui sono presenti gas, vapori, liquidi e polveri potenzialmente esplosivi, ma anche dove vengono maneggiati macchinari o dispositivi elettrici in atmosfere in cui la probabilità di incendi e esplosioni è elevata.

La certificazione ATEX è infatti obbligatoria nell’Unione Europea per tutte le realtà caratterizzate da processi industriali che coinvolgono sostanze potenzialmente esplosive oppure per le imprese che gestiscono impianti, macchinari e dispositivi elettrici in ambienti a rischio incendio o esplosione.

“Ottenere la certificazione ATEX” – puntualizzano gli esperti di Selemark – significa, per un’azienda, essere conforme alla legislazione europea e dunque poter commercializzare i propri prodotti in tutto il mercato della UE. L’importanza della direttiva ATEX riguarda anche la sicurezza dei lavoratori che operano all’interno di impianti potenzialmente esplosivi, riducendo il rischio di infortuni”. 

Per impedire la formazione di incendi ed esplosioni è possibile applicare alcune misure di protezione alle apparecchiature elettriche, tra cui i seguenti:

  • protezione per la sicurezza nella costruzione secondo EN 13463-5
  • custodia antideflagrante
  • sicurezza aumentata
  • sicurezza intrinseca
  • incapsulamento
  • immersione
  • pressurizzazione