PERDITA DI VALORI, IRONIA E PROMISCUITA’IN “CASALINGHI DISPERATI”

Siamo stati enormemente scossi dal naufragio della barca di migranti a Cutro, vicino Crotone, che con il mare in tempesta ha provocato la morte per annegamento di circa 70 persone, tra cui donne e bambini, oltre ai dispersi che ancora non sono stati recuperati in acqua. Si parla di mancati interventi tempestivi dei soccorsi e sono stati arrestati gli scafisti che hanno speculato su queste povere vittime, che avevano pagato 8.000 euro a persona, mentre la Procura sta indagando per capire se ci sono altre responsabilità nell’efficacia e velocità dei soccorsi. Certo la nostra società non ha brillato per sensibilità ed etica pubblica, partendo dalle dichiarazioni del ministro dell’Interno Piantedosi, che gli stessi deputati di Fratelli d’Italia e della maggioranza non hanno condiviso in pieno, chiedendo ulteriori spiegazioni. D’altronde il fatto che la morale della nostra società si stia abbassando è dimostrato dai facili omicidi per futili motivi come quello di Thomas, da furti e rapine a danno dell’ingenua superficialità dei più vecchi con loschi espedienti senza risparmio di trucchi, nonché dall’aumento delle separazioni e dei divorzi, che non giovano all’educazione e sana crescita dei figli che divengono oggetto delle rivendicazioni e ripicche dei genitori, che spesso se li passano con la “custodia alternata” come fossero dei pacchi postali. Ora si sta studiando la revisione del diritto di famiglia e la ministra all’uopo preposta sta predisponendo una riforma dei tempi previsti per il divorzio, per cui basterà meno di un anno per arrivare allo scioglimento del matrimonio con un’unica udienza in cui il giudice tenterà una riappacificazione prima della sentenza di divorzio. Sarà quindi agevole per i laici atei od agnostici tornare liberi e potersi riformare una famiglia con il nuovo amante o la corteggiata compagna, tuttavia la situazione dei ragazzi peggiorerà per il trauma e contraccolpo psicologico d’essere privati d’un genitore e trovarsi improvvisamente di fronte a qualcuno che fino ad allora non conoscevano ed a cui dovranno adattarsi, pur se talora ciò non succede e si precipita nel dramma o negli abusi sui minori dove non v’è consanguineità. Naturalmente queste riflessioni non s’imporranno allorché non ci saranno i frutti dell’amore e pertanto la natalità non sembra destinata a decollare in Italia, ma già in quest’epoca che stiamo attraversando sono pochi i pargoli in quanto la stagflazione e la disoccupazione continuano, le industrie e le fabbriche sono spinte a licenziare per il calo delle  entrate, l’aumento esagerato delle bollette di luce e gasa, su cui il governo Meloni ha messo 11 miliardi d’aiuti per evitare ulteriori “default” ed aggravamento della crisi economica. Se a siffatte motivazioni s’aggiunge la revisione del “super Bonus110” e la cessazione del Reddito di Cittadinanza ad agosto per chi non trova lavoro, ricordiamo che vi sono anche quasi 150 tavoli della “concertazione “ aperti da lungo tempo come quello nel Sulcis – Iglesiente di Porto Vesme ove 4 operai sono saliti sulla torre a 100 metri d’altezza per protestare contro la possibile perdita del lavoro, si capisce come le famiglie non ce la facciano ad arrivare a fine mese e non abbiano le garanzie per una maternità e paternità responsabile, per cui rinunciano a procreare e questo pone pure il problema delle pensioni in un prossimo futuro. Ecco perché in codesta precaria e caotica condizione della primaria cellula sociale dello Stato vediamo di buon’occhio la riproposizione brillante, sarcastica e dissacratoria al teatro dei Servi del copione “Disperati casalinghi” scritto a 4 mani dalla fantasiosa autrice e superlativa attrice Cinzia Berni insieme a Guido Polito. Qui si parte dal dato che tre separati, che generalmente è il primo passo, come esplicitato prima, verso il divorzio, siano costretti a coabitare per necessità, non potendo da soli far fronte con gli attuali bassi stipendi e salari ai fitti elevati e per darsi reciprocamente conforto ed aiuto nelle mansioni domestiche. Logicamente non è facile per costoro mettersi d’accordo sui turni per le pulizie domestiche e la cucina per preparare i pasti e lavare i piatti, in modo da evitare polemiche e far fiorire un sentimento coatto di solidarietà e reciproco conforto, rapporto confidenziale. Si vengono così ad incrementare, frequentandosi quotidianamente e parlando della propria vita, come pure dei torti patiti o subiti dalle mogli, che a cuor leggero spesso decidono di risolvere la relazione troncando la convivenza, le pulsioni omosessuali latenti o sorte spontaneamente, senza che niente lo facesse supporre all’ingresso nella casa, in cui si gioca, si scherza, s’esprimono pesanti battute e si fanno chiare allusioni alle conseguenze della nuova “sit – com”.In particolare Alberto, che pare il governante e tenutario della magione, spiega che lui prima era donnaiolo ed un giorno, avendo visto sulla spiaggia una splendida giovane in bikini, l’aveva concupita ed era nato un figlio, che adesso sapeva della diversa identità paterna di genere. A rompere questa acquisita serenità di forzata convivenza sopravviene un loro amico che cerca ospitalità dato che la moglie, a cui ha intestato senza scrupoli la casa comprata, gli ha chiesto una pausa di riflessione e perciò deve sistemarsi da qualche parte. Gli amici l’accolgono come un fastidioso peso venuto ad incidere sul loro menage e con salaci , pepate, proverbiali, sentenze e modi di dire gli fanno intendere che la consorte l’ha ingannato e beffato usando quell’espressione per nascondergli che la concupiscenza lussuriosa l’ha gettata nelle braccia d’un focoso, ardente, spasimante che la soddisfa e fa godere maggiormente con le sue prestazioni sessuali. La mimica del poveretto frastornato, deluso ed annichilito è tutto un programma di depressione psichica e non sa darsi pace nello sconforto, limitandosi umilmente a chiedere di poter dormire qualche ora sulla poltrona. Lo spasso per gli spettatori è una parabola ascendente e l’umorismo si fa sempre più fine e sottile con gli aneddoti e gli aforismi finché sulla finestra del palazzo di fronte compare un lenzuolo con la frase eloquente “Torna! “.

Era in buona fede la donna od il pretendente è stato più deludente del marito? La verità in realtà non la conosceremo mai, essendo una commedia dal lieto fine, ma non sempre le separazioni portano ad un ricongiungimento riconciliatore, a scegliersi di nuovo rinnovando l’amore od il matrimonio, come Richard Burton ed Elizabeth Taylor oppure normali cittadini che con la dottrina evangelica di Cristo o la terapia di coppia superano le temporanee fratture; talora i contrasti restano insanabili e quindi vale il ragionamento che facevamo sopra. In tale ottica è bene che i maschi apprendano sempre di più la gestione della casa, “oikia” in greco o “domus” in latino, con un minimo di perizia nella cottura di pietanze base, essenziali per il bisogno corporeo, senza eccedere per scongiurare l’obesità, su cui sabato 4 marzo la medicina porrà l’accento per sottolineare i pericoli cui si va incontro impinguandosi eccessivamente di grassi e cellulite, per cui gli Inglesi per esorcizzare il rischio vorrebbero togliere il termine obeso dai vocabolari e  testi letterari. Gli interpreti dell’efficace e malizioso quartetto sinergico dagli intrecciati e spiritosi dialoghi serrati ed estrosi con una surreale vena parodistica sono stati :Giancarlo Fares, Andrea Catarinozzi, Valerio Giombetti e Stefano Tomassini, con la scenografia del modesto interno creata da Francesco Montanaro, mentre la regia divertente con lo scavo a tutto tondo  senza pietà dei personaggi è stata firmata da quel maestro della gratificante ed incontenibile “vis comica” che è Nicola Pistoia. Il brioso lavoro sarà replicato al Teatro De’ Servi , a fianco a Largo Chigi, fino a domenica 12 marzo.

Giancarlo Lungarini