Investitori, verbali del Fomc in focus. Ma le notizie più importanti sono dall’Ucraina

La settimana che è appena cominciata, per gli investitori sarà dominata soprattutto dalle notizie che giungono dall’Ucraina, dove il rischio di un conflitto con la Russia sembra sempre più imminente.
Gli effetti si vedono subito, con la fuga in avanti del prezzo del petrolio e con un clima sempre più nervoso in borsa. Non si vedono gravestone Doji candlestick sul grafico dell’oro nero.

I temi caldi per gli investitori

comprare oro per investimentoMa questa sarà una settimana ricca anche sotto il profilo dei dati macroeconomici.
Spiccano i verbali dell’ultima riunione di politica monetaria della Federal Reserve, quelli relativi al mese di gennaio. La Banca Centrale ha ormai deciso di dare una svolta aggressiva alla propria politica monetaria per contrastare l’alta inflazione.

Lo stesso presidente Powell ha usato un tono molto hawkish, aprendo di fatto la strada ad una serie di strette monetarie nel corso del 2022. Addirittura potrebbero esserci tante piccole strette, dopo ogni meeting di politica monetaria.
I verbali dell’ultimo meeting faranno maggiore chiarezza agli investitori, rispetto alle posizioni dei diversi membri del board della Fomc.

Dati macro dagli USA

Sempre dagli Stati Uniti sono attesi diversi dati macro importanti. Come ad esempio l’indice PPI, ossia i prezzi alla produzione per il mese di gennaio. Il rallentamento di dicembre ha dato qualche speranza che i colli di bottiglia della catena di approvvigionamento stanno iniziando a risolversi. Un migliore rapporto dell’indice PPI potrebbe indicare che le pressioni sui prezzi potrebbero calare, e l’inflazione – ai top da 40 anni – concedere una tregua.
Altro dato interessante sarà quello sulla spesa al dettaglio negli Stati Uniti, che sarà resa nota mercoledì tramite il Census Bureau.

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In focus anche l’inflazione britannica

Ma non ci sono solo gli Stai Uniti al centro dell’interesse degli investitori.
Restando sul tema dell’inflazione, verranno resi noti anche i dati nel Regno Unito. L’indice dei prezzi ha raggiunto i livelli più alti degli ultimi 30 anni a dicembre. Questa corsa ha già spinto la Banca d’Inghilterra ad aumentare i tassi per rallentare la spesa e riportare l’inflazione verso l’obiettivo del 2%.