In un video su Youtube Alessandro Benetton spiega i motivi che lo hanno portato ad accettare la nomina a Presidente di Edizione. L’imprenditore ha definito l’incarico come la sfida più importante della sua vita.
Alessandro Benetton, l’annuncio su Youtube: "Sto per affrontare una delle sfide più grandi della mia vita"
Gli studi all’estero, l’esperienza in Benetton Formula e poi la decisione di avviare 21 Investimenti. Fin dai primi anni ’90 Alessandro Benetton si è progressivamente allontanato dagli affari di famiglia, portando avanti la propria attività imprenditoriale nel settore del Private Equity. Una breve parentesi lo ha visto come Presidente di Benetton Group dal 2012 al 2014. Un allontanamento che nelle ultime settimane ha subito un cambio di rotta improvviso: lo scorso 13 gennaio l’Assemblea Straordinaria di Edizione, la holding finanziaria controllata proprio dai Benetton, oltre ad approvare il passaggio da S.r.l. a società per azioni ha deciso infatti di nominare Alessandro Benetton come Presidente ed Enrico Laghi come Amministratore Delegato. Ad annunciarlo pubblicamente lo stesso imprenditore in un video su Youtube: "Sto per affrontare la sfida più grande della mia vita – ha commentato – Edizione è una holding che ha un totale di 11 miliardi di attività e partecipate che impiegano oltre 67.000 dipendenti. Una realtà enorme, legata a doppio filo con la storia della mia famiglia, che in passato ha saputo innovare ed essere all’avanguardia in tantissimi campi".
Alessandro Benetton: "Ho accettato l’incarico per mettermi in gioco e cambiare l’approccio industriale del Gruppo"
La decisione di tornare a guidare la holding di famiglia rappresenta per Alessandro Benetton non solo una sfida imprenditoriale, ma anche personale: "Non avrei mai pensato di arrivare qui – spiega l’imprenditore nel video – Il mio lavoro è sempre stato 21 Invest, e non ho mai avuto a che fare, fino ad oggi, con le aziende di famiglia, se non per un breve periodo. Quelli di voi che mi seguono da più tempo, sanno quanto fossi contrario ad alcune cose, tanto da dare le dimissioni da presidente della Benetton dopo un breve periodo di carica". Accettare la nomina, soprattutto dopo anni così complessi per il Gruppo, è una scelta che non tutti farebbero: "So bene che in questo periodo a tanti il cognome Benetton non piace – ha commentato – sono stati fatti degli errori ed alcuni molto gravi, e non sto parlando solo del Ponte Morandi. Gli errori sono stati prima, quando si è scelto di dare troppe deleghe alle persone sbagliate". Ora la holding deve trovare la forza per mettersi il passato alle spalle e guardare al futuro. Con Alessandro Benetton la società dà un chiaro segnale di discontinuità: "È un’occasione per reinterpretare l’approccio industriale che ci ha caratterizzato come famiglia nel tempo. Punteremo su giovani, lavoro di squadra, innovazione e sostenibilità".