Con il progetto “Time to care”, l’ADA di Palermo coinvolge i giovani

Sostegno e promozione dell’inclusione sociale delle persone anziane, con particolare attenzione rivolta al tema dell’invecchiamento attivo.
Questa l’attività che vedrà impegnati a Palermo gli undici giovani coinvolti nel progetto “Time to care”.
Per loro, la possibilità di operare nel territorio attraverso azioni di notevole rilevanza sociale.
Al centro dell’attenzione, anche il tema del dialogo e dello scambio intergenerazionale: uno dei cavalli di battaglia dell’Associazione per i Diritti degli Anziani.
“Time to care” è un esempio concreto di welfare leggero e molto utile.
Grazie al progetto, l’ADA di Palermo, che opera da molti anni nel territorio, ha la possibilità di integrare e ampliare il lavoro di sostegno concreto e tangibile alla terza età già svolto nel tempo.
Una opportunità che ora si arricchisce di ulteriori scambi intergenerazionali.
Il tutto, grazie al Dipartimento per le Politiche Giovanili, al Servizio Civile Universale e al Dipartimento per le Politiche della Famiglia.
I volontari coinvolti nel progetto “Time to care” saranno parte attiva di una serie di iniziative che vedono al centro l’attività di assistenza a domicilio e a distanza.
Un “welfare” leggero ma utilissimo che parte dalla quotidianità: per esempio, dal disbrigo di piccole faccende a beneficio di soggetti bisognosi e anziani.
Il numero verde 800822553 si occuperà di accogliere le richieste.
Consegna della spesa, acquisto dei farmaci, contatti con i medici di base.
E ancora, pagamento delle bollette, consegna a domicilio di beni di necessità, libri, giornali, preparazione dei pasti.
Non meno importante e significativa l’assistenza da remoto, anche attraverso contatti telefonici dedicati all’ascolto e al conforto per chi sperimenta solitudine e disagi.
Disponibili anche servizi informativi fruibili online.
I giovani si apprestano dunque a essere una risorsa culturale e umana sempre più importante per il territorio e per le categorie più vulnerabili.
Anche in considerazione della loro fragilità nella fase di emergenza sanitaria in atto.