Banca centrale del Giappone, ancora una seduta senza novità

Come avevano ampiamente previsto gli analisti la Banca Centrale del Giappone ha confermato ancora una volta il costo del denaro in territorio negativo.

La decisione della banca centrale del Giappone

yenzNel corso dell’ultimo meeting di politica monetaria, la Bank of Japan ha infatti deciso di lasciare il tasso di interesse a -0,1%, un livello al quale si trova da ormai diversi anni.
L’istituto centrale di Tokyo ha inoltre lasciato i rendimenti obbligazionari a 10 anni intorno alla 0.
Si conferma inoltre anche l’approccio molto accomodante di politica monetaria, visto che i membri del board della Bank of Japan hanno confermato l’intenzione di mantenere forti misure di stimolo, nonostante diverse altre banche centrali mondiali stiano sempre più virando verso un approccio più da falco.

Nota: l’approccio da falco o colomba delle banche centrali, influisce sul mercato valutario, come insegnano gli esperti dei broker stp ecn.

Previsioni su inflazione e crescita

La Banca Centrale del Giappone ha fornito inoltre le nuove previsioni riguardo alla inflazione e alla crescita economica.
Per la prima volta dal 2014, la Bank of Japan ha modificato le sue previsioni sui rischi di inflazione, a causa della impennata dei costi energetici e delle materie prime. In virtù di ciò, la Banca Centrale prevede per il 2022 una crescita dei prezzi al 1,1%, livello superiore rispetto allo 0,9 della previsione di ottobre.

Circa la crescita economica prevista per il 2022, la banca centrale stima un valore al 3,8%, molto più elevato rispetto alle precedenti proiezioni.
A innescare questa crescita più sostanziosa sono le misure di stimolo varate dal Governo giapponese. Tuttavia la Bank of Japan Ha rivisto al ribasso la crescita del PIL per l’anno in corso, che dovrebbe essere non più al 2,8%, a causa dei vincoli persistenti nell’offerta.

I riflessi sullo yen giapponese

Nel frattempo la valuta giapponese – lo yen – continua un momento di debolezza rispetto al Dollaro Americano. Il cambio infatti si aggira attorno a quota 115, dopo essere rimbalzato sulla media mobile a 50 periodi. Su questa coppia si può anche fare trading sulle opzioni vanilla. A mettere ulteriore pressione alla valuta giapponese è il rialzo dei rendimenti del titoli del tesoro americano, dal momento che gli investitori cominciano a prepararsi ad una eventuale mossa più aggressiva da parte della Federal reserve.