Il dollaro Usd sta provando a riguadagnare terreno, dopo aver vissuto un mese di aprile debole.
La spinta al biglietto verde sta arrivando dalle dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, secondo il quale le prospettive economiche degli Stati Uniti sono molto buone, grazie soprattutto alla forte avanzata dei programmi di vaccinazione. Ma un ruolo importante lo sta avendo anche il fortissimo piano di stimolo economico e fiscale.
Cosa accade al dollaro
Tuttavia, Powell ha pure sottolineato che l’economia ancora non è fuori dai boschi. Inoltre, la ripresa non sta coinvolgendo nella stessa forza le diverse fasce della popolazione. Il ritmo infatti è più lento per le fasce di reddito più basse.
Anche per questo la FED ha ribadito che non si sono ancora le condizioni sufficienti per un cambiamento della impostazione di politica monetaria, cosa importantissima per gli investitori del dollaro.
Dati macro
La situazione rende così molto importante, per gli investitori, l’osservazione dei dati macro in uscita. Questo consentirà infatti di valutare la forza del rimbalzo nell’economia.
Ecco perché gli analisti dei miglior broker CFD trading predicano cautela.
Tra i dati macro che verranno rilasciati nella settimana ci sono i pagamenti del settore privato ADP, ma soprattutto i Non Farm Payrolls.
Gli economisti si aspettano che i posti di lavoro arrivino a 978.000 unità, cosa che confermerebbe grandi segnali di ripresa dell’economia a stelle e strisce.
Il cambio rispetto alle altre valute
Nel frattempo, il dollaro risale la corrente. Quota 109,49 contro lo yen e 1.3851 contro la sterlina, mentre è tornato sulla soglia di 1,20 rispetto all’euro. Il cambio più negoziato sul mercato valutario, è quindi in calo rispetto al massimo di due mesi della settimana precedente a 1,215.
Inoltre l’indicatore ATR trading non evidenzia più tanta forza da parte della valuta unica. L’euro ha registrato ad aprile un guadagno mensile del 2,5% rispetto al biglietto verde, sostenuto dall’ottimismo per una forte ripresa economica e dai segnali di un’accelerazione del ritmo vaccinale in Europa.