Nella malattia degenerativa articolare felina (DJD) la sfida inizia già al momento della diagnosi.
Infatti i gatti, a differenza del cane, possono non mostrare i sintomi tipici dell’osteoartrite (OA).
Tra i possibili segni e variazioni comportamentali che potresti notare, in caso di dolore da OA nel tuo gatto:
- Movimento ridotto
- Alterazioni della vita sociale
- Modifiche nella cura di sé
- Reazioni di ipersensibilità al tatto
Questa malattia invece, seppur sotto-diagnosticata, esiste e come. Vediamo come trattarla.
Una terapia “multimodale”
Sapevi che la malattia degenerativa articolare è la causa più comune di dolore cronico nel gatto?
L’OA colpisce il 16,5-91% della popolazione felina, soprattutto anziana.
Diversi trattamenti per l’OA felina
Il medico veterinario individuerà le combinazioni di trattamento più adeguate, ovvero efficaci e sicure per tutta la vita dell’animale. L’osteoartrite, infatti, è una patologia da gestire sul lungo periodo.
Sarà anche opportuno provvedere a:
- Controllo del peso corporeo
- esercizio fisico
- modifiche ambientali
Quali farmaci
Alla base del dolore articolare cronico possono esserci diversi meccanismi.
Per un’analgesia mirata, il veterinario sceglierà sulla base del meccanismo d’azione del farmaco e della prevalente componente del dolore.
- Antinfiammatori non steroidei (FANS, come meloxicam e robenacoxib)
- Altri farmaci analgesici (ad esempio, il tramadolo)
L’utilizzo del tramadolo è più comune nelle persone, ma sono riportati dei dati anche nel gatto.
Tra i farmaci, il veterinario sceglierà elettivamente quelli registrati per la specie felina, non solo in ragione di efficacia e sicurezza valutate sul gatto, ma anche per maggiori appetibilità e facilità di somministrazione.
Per quanto tempo, i FANS? Il gatto ha una relativa carenza di un enzima epatico (glucuroniltransferasi) che rientra nella metabolizzazione di alcuni FANS, perciò il veterinario potrà assestare un adeguato dosaggio sul lungo periodo, stabilendo una “dose minima efficace” (cioè, efficacia al minimo dosaggio) e contenendo gli effetti dannosi.
Per questo, nell’approccio “combinato” al dolore articolare possono risultare particolarmente utili gli integratori alimentari, purché appositamente formulati e appetizzati per il pet.
Dieta e ambiente
Oltre ai farmaci, nell’ottica di intervenire sulle problematiche di fondo e sulla progressione della malattia articolare, risulteranno utili:
- alimentazione bilanciata e “mirata”
- integratori per il benessere articolare.
Controllo del peso
L’obesità felina è frequente, negli Stati Uniti raggiunge il 59,5%. E si è visto che pet obesi (ovvero con BCS, o punteggio della condizione corporea, pari a 7 in una scala fino a 9) sono più soggetti a sviluppare infiammazione e osteoartrite.
Evitare l’obesità e provvedere al controllo del peso aiuta a prevenire o rallentare la progressione dell’OA. Per aumentare la mobilità del tuo gatto, combatti il suo stile di vita sedentario!
Arricchimento ambientale
Può fornire uno stimolo fisico, ma utile anche all’espressione di comportamenti tipici della specie. Il risultato? Lo stress del gatto diminuisce e il suo moto aumenta.
Utile anche il “gioco terapeutico”: dieci minuti, 2-3 volte al giorno, ad esempio. Sarà il veterinario a darti specifiche indicazioni.
Integrazione alimentare
In uno studio di Lascelles e colleghi del 2010 si è visto che la mobilità del gatto migliora con una dieta terapeutica aggiunta di acidi grassi polinsaturi (EPA e DHA), Perna canaliculus e glucosamina/condroitin solfato.
I “condroprotettori”
Glucosamina e Condroitin solfato
Classificati come DMOA (disease-modifying OA agents), questi “agenti in grado di modificare l’osteoartrite” sono considerati dei trattamenti alternativi, o da combinare ai farmaci, rispetto ai quali presentano una maggiore maneggevolezza.
Sono entrambi di origine naturale. Meno documentati rispetto al cane, vengono utilmente impiegati anche nel gatto.
Sinergici, mantengono il benessere articolare determinando “condroprotezione” (protezione della cartilagine articolare), che allo stesso tempo significa:
- prevenire la degenerazione cartilaginea
- stimolare la riparazione naturale della cartilagine articolare.
Glucosamina, contribuisce a:
- formazione e riparazione della cartilagine
- riduzione dell’infiammazione
- rallentamento del deterioramento cartilagineo
Condroitin solfato, utile a:
- miglioramento dell’elasticità della cartilagine
- riduzione di dolore e gonfiore articolare.
Acidi grassi polinsaturi
EPA e DHA
Comunemente impiegati nell’osteoartrite in uomo e cane, contrastano la degenerazione cartilaginea e l’infiammazione.
Ci sono crescenti evidenze degli effetti benefici generici degli omega-3 nel gatto adulto, come indicato nelle Linee Guida nutrizionali FEDIAF (European Pet Food Industry); il tuo veterinario saprà valutare se e quando integrarli, anche in relazione ad altre malattie concomitanti cui potrebbero giovare.
I prodotti “botanicals”
La canapa
L’uso dei mangimi complementari a base di olio di canapa sta diventando molto popolare anche nei pet.
I fitocannabinoidi contenuti nella canapa vanno a mimare l’utile meccanismo di modulazione del dolore effettuato dai “cugini” endocannabinoidi, che sono naturalmente presenti nell’organismo.
Per un approccio così innovativo e recente, servono altri studi sui pet. Ma è stato già evidenziato che in cani e gatti sani, la canapa ricca di CBD (il fitocannabionoide “cannabidiolo”) per via orale non dà effetti dannosi riscontrabili dagli esami del sangue, anche sul lungo periodo di 12 settimane (Deabold et al, 2019).
Bandisci il fai-da-te e affidati al veterinario, che consiglierà prodotti in linea con la normativa vigente e appositamente formulati per il tuo gatto.
I fitosomi
Il “fitosoma” nasce quando la natura incontra la tecnologia.
Prendiamo l’esempio della Boswellia serrata dalle proprietà “antinfiammatorie” dimostrate sia in vitro e in vivo, utili anche nell’OA. Se ci affidassimo solo alla natura, purtroppo risulterebbe limitato l’assorbimento di alcuni importanti componenti attivi (come degli acidi boswellici KBA e AKBA).
Veicolando invece queste sostanze in una “cornice” di lecitina (fitosoma) se ne assicura un assorbimento da 3 a 7 volte superiore a quello naturale.
Anche per cane e gatto è ormai possibile trovare dei mangimi complementari contenenti i fitosomi. Lo sapevi?
Scelta dell’integratore alimentare: consigli utili
Glucosamina Hcl e condrotin solfato
Verifica in etichetta il grado di purezza:
- una glucosamina Hcl con purezza >99% si correla a un assorbimento intestinale più elevato.
- Un condroitin solfato con un grado di purezza uguale o inferiore al 90% potrebbe danneggiare l’articolazione, invece di proteggerla, andando ad aumentare i fenomeni catabolici (degradativi) della cartilagine articolare.
EPA e DHA
Verifica i dati in etichetta riguardo a origine, purezza e qualità di produzione e distribuzione degli integratori contenenti olio di pesce.
Accertati che il prodotto sia certificato rispetto agli standard per la purificazione dai contaminanti ambientali, il cui accumulo sarebbe dannoso sia nel tuo organismo che in quello del pet (metalli pesanti, metilmercurio, policlorobifenili, diossine e pesticidi). È importante.
Altri trattamenti per il gatto artrosico
Fisioterapia
I gatti con malattie ortopediche traggono beneficio dalla fisioterapia. Tuttavia, va considerata l’indole indipendente del felino, non sempre incline alle manipolazioni. Ma non temere, il veterinario saprà valutare di volta in volta come procedere. Se tenere, ad esempio, delle sessioni riabilitative più brevi rispetto al cane.
Tra le procedure ben tollerate anche dai felini:
- Terapia manuale e le metodiche elettrofisiche
- Esercizi e giochi terapeutici
- Massaggio
No al fai-dai-te, anche in questo caso, e lasciati indirizzare dal medico veterinario su come eseguire massaggi e movimenti passivi sul tuo gatto. Non ne gioveranno solo le sue articolazioni e la sua muscolatura, ma anche il vostro legame uomo-animale.
Agopuntura
Si ritiene che l’azione analgesica dell’agopuntura si determini grazie ad effetti neuromodulatori.
Rispetto al dolore felino, si è visto che gatti sottoposti a intervento chirurgico mostrano un minor bisogno di analgesici postoperatori, proprio grazie all’agopuntura.
Non temere, dunque, ci sono diversi rimedi per il dolore articolare del tuo gatto.
Il tuo veterinario, anche grazie alla tua collaborazione di proprietario, saprà gestirlo al meglio.
Per maggiori informazioni, visita il blog dedicato ai mangimi complementari Confis.