Io lo Programmo è il titolo di una nuova opera letteraria che si prefigge di trasmettere i concetti dello sviluppo software ai programmatori in erba. L’idea mi venne in seguito all’enorme collezione di insuccessi raccolta, strada facendo, nel corso di tutti gli anni di lavoro dedicati alla programmazione.
Che si tratti di scrivere un programma per PC o per un PLC, occorre sempre a monte aver compilato una scheda di analisi funzionale, che abbia evidenziato tutti i possibili, probabili e anche inimmaginabili intoppi che un input, manuale o automatico, possono manifestare. Rendere fruibile del buon codice attraverso l’ordinamento logico delle istruzioni del linguaggio, evitando gli override, ove possibile, mantenendo aggiornati i commenti al codice scritto, sono pratiche che questo libro tiene in grande considerazione.
Io lo Programmo è, più che un testo di programmazione asettico, una raccolta di consigli pratici per trovare lavoro, per mantenerlo e per distinguersi sul mercato degli analisti programmatori, dimostrando di avere una nuova visione del mondo ed una marcia in più, per affrontare la sfide del Full Stack Development del XXI secolo. A volte conoscere dei piccoli trucchetti aiuta a non essere fagocitati dagli head hunter.
Ho scritto questo libro, di cui il website ioloprogrammo.it fornisce delle brevissime anticipazioni, per trasmettere ai più giovani dei concetti, seppur attuali, un po’ considerati erroneamente “fuffa”. Molte delle applicazioni che usiamo quotidianamente sono nate solamente dopo ore ed ore di attenta analisi, raccolta dei requisiti funzionali e sperimentazione con test di tipo A-B, per disegnare meglio l’interfaccia in grado di esaltare la User Experience e di far decollare i lead, i contatti e non ultime le vendite di un SAAS o di un prodotto.
L’assorbimento di Concetti trasversali, al posto di noiose verticalizzazioni orientate unicamente a sciorinare funzioni ed assiomi, potrà evitare allo sviluppatore di scegliere tra imparare l’ennesimo linguaggio di programmazione, oppure applicare dei semplicissimi, ma pratici consigli, che sono il risultato di una raccolta di esperienze maturate sul campo in numerose realtà aziendali. Alcune delle quali impegnate più che nella consulenza e sviluppo software, sembrano e di fatto lo sono, delle estensioni non autorizzate delle agenzie del lavoro, orientate alla ricerca e gestione della risorsa tecnica, da “vendere al cliente”.
Mi auguro che queste poche righe di presentazione del mio nuovo sforzo letterario, possano invogliare qualcuno a prenderne in considerazione la lettura, che vi assicuro non è riservata solamente agli “addetti ai lavori”, ma può risultare piacevolmente scorrevole per intrattenersi durante uno dei tanti pomeriggi trascorsi forzatamente tra le mura domestiche.
Auspicando che si possa presto tornare a godere della propria libertà di spostamento e ad una vita più normale, vi auguro Buona lettura.