Quanto investire in oro sui Mercati Azionari ?

Quanto investire in oro è una delle domande che gli investitori si sono fatti almeno una volta, per rispondere a questo basta prendere in esame i suggerimenti classici che ogni agente finanziario propina ai propri clienti nel caso li sia rivolta questa domanda.
Per rispondere a questa domanda non teniamo conto di chi investe direttamente in lingotti in oro fisico da detenere personalmente e vendere nei casi di mancanza di liquidità in modo diretto senza intermediari anche presso un compro oro Firenze o di altro luogo.
Anche perché chi investe direttamente in oro fisico solitamente e restio a fare investimenti di altro genere e preferisce investire in asset reali come immobili, metalli preziosi, oggetti di valore, ecc.
Tornando ai mercati azionari, qualsiasi buon agente di investimento sa che nel portafoglio dei propri clienti investitori deve essere presente almeno una certa percentuale del prezioso metallo giallo.
Questo servirà per mitigare gli effetti negativi sui portafogli di investimento, in caso di gravi crisi economiche, delle persone che hanno affidato i propri soldi alla gestione del professionista in questione.
La percentuale su quanto investire in oro che viene riservata dagli agenti di investimento professionisti varia dal 5% al 15%, questo poiché la funzione dell’oro è solo destinata ad una strategia di difesa che risulta utile solo in caso del crollo degli altri asset.
Questo tipo di percentuale deve perciò essere vista come un paracadute mentre la restante percentuale di capitale da investire dovrebbe essere quello che permette all’investitore di guadagnare su utili e dividendi, oltreché sull’aumento dei titoli acquistati in quei casi che questi aumentino di valore in modo sostanzioso.
Al contrario investire l’intero capitale o la gran parte di esso in oro è una strategia valida nel caso in cui si desideri solo mantenere il valore del capitale nel tempo.
Una scelta dalla quale non si deve aspettarsi di ottenere guadagni veloci, che anche in quei momenti in cui questi si concretizzassero non dovrebbero essere monetizzati se non per investire nuovamente in oro nei momenti in cui valore calasse di valore.