Giustizia, Cicchitto (Rel): “Magistratura in un vicolo cieco”

“Risulta sempre più evidente che il vertice della magistratura si è  cacciato in un vicolo cieco con l’impropria utilizzazione delle chat presenti nel cellulare  del dottor Palamara. Se non sbagliamo, il trojan fu collocato per accertare un reato di corruzione. Una volta presa conoscenza delle intercettazioni riguardanti le vicende interne alla magistratura il boccone è stato  considerato così prelibato che parti di esse sono state inviate ad alcuni giornali e poi utilizzate per una  epurazione parziale e unilaterale”. A dirlo è il Presidente di Riformismo e Libertà Fabrizio Cicchitto, che prosegue: “Infatti alcune figure apicali come il vicepresidente del CSM Ermini sono state risparmiate ed anzi svolgono il ruolo di ‘depuratori’, per di più utilizzando una chat emergono comunicazioni del tutto private che adesso il procuratore Salvi utilizza a fini disciplinari o penali. In questo modo ci stanno trasferendo in  Russia o in Cina”, conclude Cicchitto.